Jesi-Fabriano

I giovani sono il futuro della Chiesa

Assemblea diocesana in programma per domenica 17 settembre al centro pastorale di via Lotto a Jesi. Delegati da tutte le parrocchie. Presente il vescovo, don Gerardo Rocconi

Il vescovo don Gerardo Rocconi

JESI – Sarà il vescovo, don Gerardo Rocconi, a trarre le conclusioni dell’assemblea diocesana in programma domenica 17 settembre – dalle 15.00 alle 20.30 – al centro pastorale di via Lorenzo Lotto.

Tema: “La conversione missionaria della nostra Chiesa, per e con i giovani”, relatore don Marco Presciutti, vicario per la pastorale della diocesi di Fano.

Il centro pastorale di Jesi (ex seminario) di via Lorenzo Lotto

«L’impegno annuale della diocesi si espleta – spiega il vescovo, don Gerardo Rocconi – con la presenza di delegati provenienti da tutte le parrocchie anche perchè, poi, l’idea è quella di valorizzare il ritorno. Il titolo di quest’anno vuole riassumere i due grandi temi in corso nella Chiesa italiana. Vale a dire la gioia del Vangelo – l’esortazione del Papa del 2013 – e il tema dei giovani», anche perchè nel 2018 ci sarà la riflessione del  sinodo dei vescovi dedicata proprio a loro.

«Voglio anche sottolinerare la presenza di don Marco Presciutti – sottolinea don Gerardo – che è una figura molto bella. Adesso è a Fano ma sino a poco tempo fa era in Brasile come missionario, e lì vi ha trascorso tanti anni. Quindi è molto sensibile al discorso sulla evangelizzazione e sarà proprio lui quello che ci introdurrà all’assemblea». È l’immagine della Chiesa in uscita, la Chiesa missionaria.

Che sarà caratterizzata anche da una decina di gruppi di lavoro e quello che “ne verrà fuori”, alla fine, dovrà essere oggetto di riflessione per il futuro.

«E questo – dice il vescovo – è sempre il passaggio più difficile. Speriamo di avere una buona partecipazione di giovani, in quanto si è chiesto esplicitamente che una metà dei delegati lo siano».

Anche perchè, come recita l’invito alla partecipazione, “non sarà possibile camminare insieme come Chiesa sinodale, senza di loro“.