Jesi-Fabriano

Jesi, l’hotel Federico II è in liquidazione. A rischio 50 lavoratori

Così ha deciso la famiglia Pieralisi, proprietaria della struttura ricettiva. La disponibilità del sindaco Massimo Bacci a trovare una soluzione. Richiesto un tavolo regionale

L'Hotel Federico II di Jesi

JESI – L’hotel Federico II è in liquidazione. Così ha deciso la famiglia Pieralisi, proprietaria della struttura di via Ancona (120 camere, un centro benessere e due piscine). Una scelta aspramente contestata dai sindacati, riuniti domani (16 dicembre) in assemblea, e che getta nel panico gli oltre 50 dipendenti diretti della più grande realtà ricettiva della provincia di Ancona. Immediata la disponibilità del sindaco Massimo Bacci nel farsi parte attiva per tentare di salvaguardare l’occupazione.

«Una decisione che rappresenta un grave schiaffo per tutto il territorio – dichiara Carlo Cotichelli, della Filcams Cgil di Ancona – e che, alla luce delle ultime notizie, necessita dell’intervento e dell’attenzione delle istituzioni locali e regionali per salvaguardare l’occupazione». Proprio in considerazione dell’importanza strategica dell’azienda, e dell’alto numero di lavoratori coinvolti, cui vanno sommati l’indotto e gli stagionali, il sindacato ha chiesto la convocazione di un apposito tavolo regionale da parte dell’assessorato al lavoro della Regione Marche per verificare la presenza di progetti e/o proposte «che evitino un disastro sociale e lavorativo in un momento già particolarmente complicato».

Pesanti le accuse della Cgil: «Una scelta grave – si legge -, piombata sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori, senza alcun preavviso e che è avvenuta pochi giorni dopo un incontro sindacale organizzato per proseguire con l’applicazione degli ammortizzatosi sociali per il “Covid” iniziato a marzo. Incontro durante il quale la Proprietà non ha dato alcuna comunicazione rispetto alla liquidazione fornendo, al contrario, rassicurazioni».

«Accolgo volentieri – le parole del sindaco Massimo Bacci – la richiesta che mi è giunta dalle organizzazioni sindacali di partecipare ad un tavolo regionale che ritengo assolutamente indispensabile e dove auspico possa essere avviato un percorso che, innanzitutto, provi a salvaguardare l’occupazione di dipendenti e collaboratori dell’attività ricettiva. Sarà importante capire se vipossono essere proposte per una cessione aziendale o alternative comunque valide per non disperdere una struttura che, oltre ad aver accompagnato la storia di Jesi per quasi 40 anni, è in una posizione strategica regionale e dunque certamente appetibile. Di certo non perdo di vista il fatto che in questi mesi si sono registrati due nuove situazioni dirompenti per il territorio che hanno interessato quello che era il Gruppo Pieralisi di cui l’Hotel Federico II ne ha fatto parte: il passaggio della maggioranza delle quote dell’azienda principale, la Pieralisi Maip, con conseguente separazione delle altre attività e la successiva scomparsa dell’ing. Gennaro Pieralisi che di quel Gruppo è stato l’artefice e il riferimento unico e costante. Per questo è auspicabile che da parte di coloro che sono chiamati a dare continuità alle altre realtà aziendali di famiglia vi siano chiare e inequivocabili parole che possano fornire assicurazioni ai lavoratori e al territorio».

Potrebbero già esservi degli interessamenti, ma tutto dipenderà dalla disponibilità a trattare della proprietà.

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