Jesi-Fabriano

Gli adolescenti del 21° secolo nell’obiettivo fotografico della jesina Francesca Tilio, tra Italia e Francia

A Savignano sul Rubicone e a Mayenne l'artista ha presentato il suo progetto sui teen-agers, iniziato a Jesi durante il lockdown e che ha avuto recentemente un importante sviluppo in Francia

È stata l’artista jesina Francesca Tilio ad inaugurare ieri sera nel cortile della Vecchia Pescheria di Savignano sul Rubicone (FC), il “SI FEST Savignano Immagini Festival summer photo” per il primo di quattro appuntamenti estivi dedicati alla fotografia d’autore del comune romagnolo. La rassegna, organizzata dall’associazione ‘Savignano Immagini’, nei quattro giovedì di luglio porta in centro a Savignano sul Rubicone autori affermati del panorama italiano per una serie di incontri, proiezioni, presentazioni di libri, reportage e progetti fotografici. Nei tre appuntamenti successivi, il “SI Fest” accoglierà i lavori di Francesco Rucci e Francesco Marinelli, Alessandra Baldoni, Pietro Romeo.

«Tornare a Savignano è sempre emozionante, sono piena di gratitudine verso questo Festival che mi ha accolta dieci anni fa quando, per la prima volta, decisi di parlare della mia storia attraverso il Pink Project», fa sapere Tilio ricordando uno dei suoi progetti passati di maggior successo. Nella nuova edizione del “SI FEST”, ha presentato per la prima volta al pubblico italiano il suo progetto a lungo termine Adolescenti del ventunesimo secolo”, che ha avuto recentemente un importante sviluppo in Francia. Prendendo idealmente le mosse da quell’opera ambiziosa e complessa che fu “Uomini del ventesimo secolo” di August Sander, Francesca si avvicina ai suoi giovani soggetti nell’auspicio di cogliere e custodire una memoria dell’adolescenza, periodo affascinante, fugace e determinante per ogni individuo.

Il progetto sugli adolescenti, in mostra a Mayenne nel nord della Francia – Foto Francesca Tilio

«Da qualche anno, spinta dal desiderio di raccontare una generazione spesso poco ascoltata, dirigo il mio obiettivo verso gli adolescenti. Il perché di questa scelta risiede nella possibilità di dare loro voce per raccontare se stessi in un momento della vita delicato, pieno di fragilità e contraddizioni», fa sapere l’autrice.

Nel 2000, durante la quarantena, la Tilio ha iniziato il progetto che vuole raccontare gli adolescenti dai 13 ai 19 anni proprio ai tempi della pandemia. Li ritrae in un luogo preciso, ne trascrive le emozioni dai diari segreti che mette loro a disposizione, raccoglie le tracce dei loro ascolti. Un portfolio intenso di ritratti che l’autrice cattura con un uso sapiente della luce e dai toni delicati e coerenti in tutti i fotogrammi, ci racconta la loro intimità, la loro vulnerabilità. 

Recentemente il progetto sugli adolescenti ha trovato un nuovo sviluppo in Francia, a Mayenne, nella regione della Loira. Nella città francese, nell’ambito del gemellaggio con Jesi, e in partnership con Palazzo Pianetti che ha promosso il progetto insieme ai musei di Mayenne, la Tilio ha prima realizzato una residenza artistica nel quale ha incontrato e fotografato centinaia di adolescenti, e poi ha poi raccolto il frutto di questa esperienza nella mostra “Jumelles Culturelles, un voyage artistique” in quetsi giorni in mostra allo Château de Mayenne.

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