Jesi-Fabriano

“Giornate Fai di Primavera”: ecco cosa vedere in Vallesina

Edizione numero 31 dell'iniziativa. Ad illustrare le strutture gli Apprendisti Ciceroni. Ecco i luoghi e gli orari

L'abbazia di Moie (Foto: Fai)

JESI – Sabato 25 e domenica 26 marzo si rinnova l’appuntamento con le “Giornate Fai di Primavera”. Anche in questa 31esima edizione, la manifestazione di punta del Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire, insieme ai volontari della Fondazione, tesori di storia, arte e natura in tutta Italia con visite a contributo libero in oltre 750 luoghi di 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it). In Vallesina si potranno visitare il borgo di Staffolo e l’abbazia Santa Maria delle Moie.

Ecco le aperture a cura del Gruppo Fai di Jesi e Vallesina
Il centro abitato di Staffolo sorge sul dorso di una formazione collinare a 442 metri di altezza sul livello del mare. Il nucleo più antico dell’abitato ha un impianto medioevale con forma quasi circolare e cinto da mura, in parte originali, aperte in due punti contrapposti che sono l’accesso e l’uscita dal centro storico. Sulle mura si erge, ancora intatto, il torrione dell’Albornoz (sec. XIV) così come altre torri trasformate poi in abitazioni. L’itinerario Staffolo: arte, musica e storia prevede l’apertura di quattro bellezze del territorio: insieme alla Chiesa di Sant’Egidio Abate, che custodisce il pentìttico del Maestro di Staffolo, e alla Chiesa di San Francesco, in cui è ancora attivo l’organo settecentesco di Gaetano Callido, sono visitabili il Museo dell’Arte del Vino e la Chiesa di Santa Maria della Castellaretta, piccolo gioiello di arte barocca.
Le visite, che si svolgono dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 sia il sabato sia la domenica, sono guidate dagli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Comprensivo “Luigi Bartolini” di Cupramontana e Staffolo (classe V della Scuola Primaria “Aldo Manuzio” e classi II e III della Scuola Secondaria di I Grado “Aldo Menghi”) e del Liceo Artistico “Edgardo Mannucci”, dell’I.I.S. “Cuppari-Salvati” e dell’I.I.S. “Galileo Galilei” di Jesi.

Sono previsti, presso la Chiesa di San Francesco, dei momenti musicali con l’organista Fabiola Frontalini e gli studenti della scuola “A. Menghi”. Collaborano con la giornata la Cooperativa di Comunità Borgoland e l’Associazione Organistica Vallesina.

L’Abbazia di Santa Maria delle Moie costituisce uno dei più interessanti esempi di romanico nelle Marche. La chiesa di Santa Maria con una pianta a croce greca iscritta venne costruita con pietre squadrate di arenaria giallastra e di media grandezza, divisa in tre navate composte ognuna da tre campate rette da quattro pilastri cruciformi. Del monastero rimangono solo due ambienti: uno rettangolare con volta a botte e l’altro, comunicante, a pianta quadrilatera e con volte a crociera. Santa Maria delle Moje fu probabilmente fondata all’inizio dell’XI secolo dalla potente famiglia degli Attoni-Alberici-Gozoni, come monastero privato.

Gli orari delle visite nelle due giornate sono dalle 10 alle 12:30 e dalle 14 alle 17. Durante le aperture sono previsti dei momenti musicali. Apprendisti Ciceroni saranno, in questo caso, gli studenti e le studentesse dell’Istituto Comprensivo “Carlo Urbani” di Moie, Castelplanio e Poggio San Marcello.
Anche quest’anno si rinnova la collaborazione del Gruppo Fai di Jesi e Vallesina con i volontari dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri “I leoni rampanti-Jesi” e con la Protezione Civile di Staffolo.

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