Jesi-Fabriano

Tornano a crescere i furti d’auto in Italia, Nicolas Cantarini: «Marche ancora isola felice ma attenti alle vacanze»

L'Intermediario di broker Nicolas Cantarini: «La pandemia aveva quasi azzerato il problema. Attenzione per chi si sposta per lavoro nelle grandi città o per le famiglie che sono solite fare fine settimana di vacanza o gite fuori porta»

Nicolas Cantarini

JESI – Il fenomeno dei furti d’auto non ha mai riguardato troppo le Marche, tradizionalmente in fondo alle classifiche rispetto alle altre regioni italiane. La pandemia aveva abbassato ulteriormente le statistiche ma il 2022 sta riproponendo lo stesso trend prepandemico con poco più di 100mila casi l’anno.

I veicoli oggetto di furto sono anche le moto, gli scooter, i furgoni, anche se i veicoli più ricercati restano i Suv.

Nel “Dossier sui Furti di veicoli”, elaborato da LoJack Italia Campania, Lazio, Puglia, Sicilia e Lombardia sono le regioni a più alto rischio.

«Con la pandemia abbinare alla Rc Auto la copertura contro il furto d’auto era passato sostanzialmente di moda essendosi limitato ai veicoli industriali e a quelli che non hanno subito limitazioni alla circolazione» – dice Nicolas Cantarini, Intermediario di Broker.

Col ritorno alla circolazione normale nel 2022 i clienti sono tornati a richiederla.

«A fronte di un investimento limitato e comunque proporzionale al valore del veicolo – spiega Cantarini – il consiglio è quello di tornare ad includerla per una serie di motivi».

Secondo il broker va considerato il dato dei ritrovi delle auto rubate, meno di un veicolo rubato su tre torna al legittimo proprietario e ciò accade entro le prime 24ore dalla denuncia, ma anche il soggiorno in località di vacanze o nelle trasferte di lavoro in località a maggiore concentrazione di furti. È un fattore che deve indurre ad effettuare l’investimento.

«A chi si sposta frequentemente in auto per lavoro nelle grandi città pur risiedendo nelle Marche – insiste l’intermediario di broker – consigliamo caldamente di includerla così come alle famiglie che sono solite fare dei fine settimana di vacanza, o comunque delle gite fuori porta».

Le statistiche parlano chiaro: nel 97% dei casi dietro questo crimine c’è un’effrazione del veicolo con furto mentre è parcheggiato a distanza di sicurezza dal legittimo proprietario.

Al danno diretto del furto se ne aggiungono altri indiretti che fanno parte del costume italiano.

«La maggior parte degli automobilisti è solito lasciare chiavi di casa, telecomandi di cancelli, effetti personali, oggetti di valore di vario tipo all’interno dell’abitacolo e altre pericolose indicazioni come agende, taccuini ecc. che consentono di agevolare eventuali altri reati anche di più grave entità ai danni del proprio patrimonio personale» – conclude Cantarini. «Per questo le polizze stipulate da coloro che montano un antifurto elettronico o addirittura satellitare, che noi caldeggiamo, sono ancora più vantaggiose».

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