Jesi-Fabriano

Montesi e Jesi respira sulla fuoriuscita del Comune di Jesi dal circuito cicloturistico “Noi Marche”

Nella loro nota si legge: «“Noi Marche” chiede ai Comuni di aderire dietro pagamento di una quota, che per la Città di Jesi ammonta a € 3.500 annuali»

«Facciamo chiarezza sul frettoloso comunicato della lista civica Jesiamo riguardante la fuoriuscita del Comune di Jesi dal circuito cicloturistico denominato “Noi Marche”, per il quale sembra purtroppo doveroso approfondire alcuni aspetti, seppur gli stessi siano stati già oggetto della risposta dell’assessore Tesei in consiglio comunale», si legge in una nota del consigliere comunale Luciano Montesi e del gruppo Jesi Respira.

«“Noi Marche”, progetto gestito da una s.r.l., chiede ai Comuni di aderire dietro pagamento di una quota, che per la Città di Jesi ammonta a € 3.500 annuali. Tali adesioni al progetto andranno a delineare dei percorsi cicloturistici costruiti ad hoc per i paganti, e solo per essi. Pertanto il percorso e le reti variano al variare dei comuni che corrispondono la quota di partecipazione. Ovviamente vi è poca visione territoriale d’insieme con questa modalità. È emblematico il caso di Falconara Marittima, uscito da questa rete prima di Jesi: allo stato attuale del progetto non esiste alcun percorso che attraversa il territorio del Comune di Falconara, mentre esisteva nell’anno in cui il Comune partecipava».

E ancora: «Riteniamo che questo modo di fare rete in maniera prettamente monetizzante, fondato su eventuali adesioni economiche dei Comuni, sia decisamente poco virtuoso e crei notevoli problemi in caso di disdetta dei vari Enti, con relativi disservizi a caduta. È altresì fondamentale rendere tutti edotti che esiste una piattaforma gratuita regionale, gestita da un ente pubblico rinomato, denominata Marche Outdoor. Questa comprende naturalmente tutto il nostro territorio a priori e pertanto su questa il nostro Comune sta lavorando tramite i propri uffici. Comprendiamo le difficoltà della lista civica Jesiamo che tenta invano di difendere un atto deliberato per il rotto della cuffia a fine mandato della precedente amministrazione. In ambito turistico la stessa è evidentemente stata poco attenta alle possibilità effettive, preferendo far sì che il Comune ed i cittadini paghino annualmente pur di provare a segnare un colpo a proprio favore».

Il consigliere comunale Luciano Montesi e del gruppo Jesi Respira proseguono: «L’attuale amministrazione del Comune di Jesi sta lavorando alacremente per ovviare a tali mancanze passate, trovando soluzioni ottimali e sgravando i cittadini di oneri superflui. Il lavoro comprende un rinnovo completo di tutta la poco soddisfacente promozione locale, partendo anche dall’inserimento nel suddetto progetto “Noi Marche” di Jesi nella categoria “borghi”, sicuramente declassante rispetto la centralità territoriale della nostra città. E tutto questo per cosa? Per un’uscita su qualche rivista di settore? Ci sentiamo di confortare gli amici di Jesiamo sul fatto che non sia poi così complesso essere presenti in certe riviste. In alcuni casi basta pagare, in altri basta fare un buon lavoro, cosa che a quanto pare in 10 anni di mandato non è stato fatto, visto che ci si appiglia con tutte le forze a questo unico e malriuscito tentativo di promozione territoriale. Nonostante i vacui comunicati della minoranza, l’amministrazione deve essere indipendente ed in completa autonomia, lungi dal dover restare all’interno di un progetto oneroso solo perché altri Comuni ne hanno aderito.
Fa al caso pensare alla metafora del ristorante: sarebbe scortese andare a cena e non pagare, oppure far pagare agli altri, ma è altrettanto vero che quando al ristorante ci ritroviamo piatti mal cucinati, è nostro diritto lamentarci e decidere liberamente di cambiare ristorante, e anche di chiedere per lo meno uno sconto. Soprattutto se i soldi non sono nostri, ma della collettività».

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