Jesi-Fabriano

Ciao “Lisbona”, uomo di grande cuore

Nella chiesa di San Francesco d'Assisi, di fronte a tanta gente, celebrati i funerali, oggi 12 maggio, di Luciano Bocchini, uomo e maestro di sport. Sul feretro, alla fine, anche una sciarpa degli Ultrà della Jesina

Funerali Luciano Bocchini
Una sciarpa degli Ultrà sul feretro di "Lisbona"

JESI – La chiesa di San Francesco d’Assisi ha accolto il feretro, oggi 12 maggio, di Luciano Bocchini, “Lisbona” – avrebbe compiuto a breve 69 anni – come era meglio conosciuto in città, al quale in tanti hanno voluto tributare l’ultimo saluto.Funerali Lisbona

Il calcio e i giovani calciatori la sua grande passione, quel calcio palestra del vivere, dove uomini come lui sanno come insegnare non solo di sport ma, appunto, anche di vita, accompagnando tanti ragazzi nella loro crescita. Per lui non c’erano orari. Lo trovavi sempre lì, accanto ai suoi giocatori.

«Era un uomo con il cuore aperto e grande, – ha ricordato nella sua omelia padre Apollinaire, vice parroco -, sereno nella malattia che ha accettato come volontà di Dio con tanta pace. Perdere una persona cara è un dolore irreparabile ma noi cristiani accettiamo la morte come inizio di una nuova vita».

Quanti ricordi si sono accavallati in chi lo ha conosciuto, frequentato, come allenatore, dirigente, tifoso della Jesina Calcio, amico e collaboratore del presidente Marco Polita, il quale non è voluto mancare alle esequie, fondatore della società calcistica Largo Europa.Funerali Lisbona

Un’esistenza dedicata, oltre che al lavoro e alla famiglia, alla sua grande passione sportiva a tutto tondo, intesa anche come impegno sociale.

Un grande applauso ha accolto all’uscita il feretro, sul quale una rappresentanza degli Ultrà ha deposto con affetto una propria sciarpa.Funerali Lisbona

Quel soprannome se lo è portato addosso negli anni, quasi è nato con lui. Ma una spiegazione convincente del “perché” ancora manca.

Per tutti era “Lisbona“. E lo sarà per sempre.

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