Jesi-Fabriano

Jesi, frase di Mussolini all’Anagrafe. Chiara Cercaci: «A che punto è il restauro?»

La consigliera comunale chiede se l'amministrazione ha intenzione di procedere alla riqualificazione dell'iscrizione risalente al ventennio fascista

La frase di Mussolini incisa sul muro dell'Anagrafe

JESI – Frase di Benito Mussolini sui muri dell’Anagrafe, nuova interrogazione della consigliera comunale Chiara Cercaci. L’esponente di minoranza, uscita dalle forze di governo successivamente al caso del tappetino del mouse con la bandiera di Salò, chiede all’amministrazione a che punto è il restauro dell’incisione. Se ne parlerà in occasione del consiglio comunale del 28 ottobre.

«La parete non era stata ancora intonacata – segnala la consigliera Cercaci -. La scritta fa riferimento o appartiene a un periodo storico del nostro Paese e va salvaguardata come prova ormai pressoché unica ed esemplare di testimonianza dell’epoca, della storia del nostro Paese. In particolare, Benito Mussolini la citava nei suoi discorsi: “….annientare le plutocrazie parassitarie e fare del lavoro, finalmente, il senso della gloria, del valore morale, della potenza dello spirito”. Essa, fra l’altro, rimane prova unica del periodo, dato che l’altra scritta storica riferita ad una frase di Mussolini all’ingresso di via Marconi a Jesi su un edificio che citava “È destino che Roma torni ad essere la città direttrice della civiltà in tutto l’Occidente d’Europa” è stata cancellata a fine dello scorso anno. Iniziativa analoga di tutela di scritte del ventennio era stata adottata dall’Anpi di Recoaro a dimostrazione della cura e volontà di preservare, aldilà di diverse ideologie e di contrapposizioni, i valori storici che possono essere studiati, esaminati, discussi e criticati, anche dalle future generazioni».

Sembra che a tutt’oggi, fa sapere la consigliera, «nessuna azione da parte dell’Amministrazione comunale sia
stata intrapresa per il restauro della scritta in questione nella parete. La Sovrintendenza delle Marche pare abbia espresso parere favorevole al restauro della suddetta scritta. Contestualmente, le stesse pareti degli uffici demografici ospitanti la suddetta scritta sono ammalorati da anni con evidenti chiazze scure per la perdita d’acqua, probabilmente dai servizi igienici. Questo crea umidità oltre a danneggiare sempre più le pareti degli uffici ed oltretutto non sembra neanche essere salutare per i funzionari pubblici che vi lavorano».

La targa di Mussolini in Comune

Chiara Cercaci chiede pertanto alla giunta Bacci se corrisponde al vero che la Soprintendenza delle Marche abbia espresso parere favorevole al restauro della scritta, se vi è un progetto esecutivo e se sono stati programmati i lavori, se l’amministrazione comunale intende proseguire nel restyling, dato che favorevolmente si era espressa all’interrogazione del 20 gennaio scorso, se nel frattempo si è a conoscenza della scoperta di altre stanze all’interno degli uffici demografici in cui compaiono frasi storiche risalenti al periodo del ventennio e, infine, se sono previsti o programmati dei lavori urgenti di ripristino, riparazione delle tubature e tinteggiatura in attesa da anni».

«Di storia si tratta – le parole dell’assessore alla cultura, Luca Butini -. La scritta è emersa in modo casuale, non a seguito di lavori ma a causa dei problemi di intonaco. Abbiamo subito chiesto alla Soprintendenza per i Beni Culturali come muoverci. Due le soluzioni: consolidare la porzione emersa e ricoprirla con l’intonaco, oppure lasciarla visibile alla cittadinanza. I lavori, al momento, sono fermi, ma verrà esaminato il resto del muro per capire se è ancora presente anche la prima parte della frase. È la testimonianza di un modo di comunicare in un determinato periodo. Al di là dell’ideologia che rappresenta, si tratta comunque di storia. Attendiamo il parere della Soprintendenza. Gli interventi di riqualificazione sono sempre anticipati, comunque, in questi casi, da studi preliminari per indagare la presenza di tali incisioni».

«Con riferimento alla segnalazione in oggetto, inerente il rinvenimento di scritte storiche sulle pareti dei locali dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Jesi – si legge nella nota della Soprintendenza – preso atto positivamente di quanto comunicato, questo Ufficio rimane in attesa di un eventuale progetto di restauro conservativo da valutare per la tutela e la protezione delle scritte stesse».


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