Jesi-Fabriano

Fondazione Federico II Hohenstaufen, presentato il programma 2018

Quest'anno ricorre il trentennale di attività. Calendario, al solito, ricco di spunti e approfondimenti, con filo conduttore le tre grandi religioni monoteiste verso le quali lo svevo dimostrò sempre grande apertura

Franca Tacconi
Franca Tacconi, vice presidente della Fondazione, durante la presentazione del programma 2018

JESI – Un programma al solito ricco, interessante e pieno di contenuti, anche progettuali, quello che la Fondazione Federico II Hohenstaufen ha presentato ieri, 20 gennaio, nella propria sede di Palazzo Bisaccioni, in piazza Colocci, per questo 2018 appena iniziato.

E quest’anno, tra l’altro, ricorre anche il trentennale di attività della stessa Fondazione, punto di riferimento per tutto ciò che riguarda la vita, il pensiero, le opere, la storia dell’imperatore jesino.

La sala di Palazzo Bisaccioni che ha accolto la presentazione del programma
La sala di Palazzo Bisaccioni che ha accolto la presentazione del programma

Franca Tacconi, la vice presidente, ha illustrato le iniziative in calendario – non escludendo ulteriori implementazioni – articolate in un percorso tematico su due semestri con altrettante direttrici.

Da un lato l’approfondimento degli aspetti meno noti della poliedrica personalità del grande svevo, dall’altro il continuare a perseguire il collegamento del passato con il presente perché «il primo possa fornire gli strumenti per illuminare il secondo».

L’apertura di Federico II verso le altre religioni – “il più musulmano dei re cattolici, il più cattolico dei re musulmani” – sarà il filo conduttore di 15 lezioni le quali riguarderanno ebraismo, cattolicesimo e islamismo.

All’interno del primo semestre, a cadenze concordate con la teologa Asmae Dachan e un teologo ebreo, sono previste 5 lezioni sul Corano e altrettante sul Talmud. Nel secondo semestre sarà la volta di un teologo cattolico per 5 lezioni sulla Bibbia.

Nel programma anche progetti allo studio e in fase di avvio

Particolarmente ricco il programma di conferenze in sede, dove docenti e studiosi proporranno temi che vanno dalle religioni agli erbari medievali, all’idea di natura di Federico, all’oreficeria, alle similitudini con un altro grande imperatore.

La “stagione” sarà ufficialmente aperta il 21 marzo, in sede, con una conferenza della studiosa palermitana Luciana Pepi su “Ja ‘aqov Anatoli. Il pungolo dei discepoli (Malmad ha-talmidin). Il sapere di un ebreo e Federico II”. Alla quale seguirà, il 6 aprile, “Federico II e Augusto, similitudini di due imperatori”, con Antonio Ramini e Giuseppe Lepore, e visita guidata al nuovo museo archeologico di Palazzo Pianetti.

Prevista anche la presentazione di tre romanzi storici (17 febbraio e 7 marzo), inoltre viaggi di studio a Offida, Montelparo e nella Campania federiciana, una mostra di sculture. Per concludere, il 26 dicembre, con la manifestazione “Buon compleanno imperatore“.

Sono numerosi anche i progetti allo studio o in fase di avvio, e riguardano, tra l’altro, la Rete federiciana di contatti, l’interscambio con istituti scolastici di Enna, la Via federiciana, che si inserisca nelle grandi direttrici approvate dal Consiglio d’Europa come la Via Francigena e il Cammino di Santiago, il Progetto Umbria, l’intensificazione dei rapporti con la Germania, le impronte di Federico II nelle Marche, l’incentivazione dei flussi turistici sul territorio con pacchetti su itinerari a tema.

In primo piano anche l’attività scientifica e divulgativa del centro studi, l’arricchimento della biblioteca aperta al pubblico, ricca di 4.800 volumi, alcuni dei quali difficilmente reperibili.

Per approfondimenti, il sito della Fondazione: wwwfondazionefedericoIIjesi.it

 

 

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