Jesi-Fabriano

Fondazione Colocci liquidata, ultimo atto: al Comune di Jesi 4mila e 500 euro di sedie

Esce definitivamente di scena l'ente che per quasi 25 anni ha gestito corsi di formazione universitaria: a Piazza Indipedenza, a copertura del credito vantato, poco meno di 28mila euro di beni mobili e attrezzature

L'ex Cuppari e ex Fondazione Colocci di vicolo Angeloni

JESI – Fondazione Colocci, ultimissimo atto: all’esito della procedura che ha definitivamente chiuso l’esperienza dell’ente che per quasi 25 anni ha gestito a Jesi i corsi di formazione universitaria, la giunta Bacci ha preso atto che l’attività liquidatoria è conclusa e degli effetti del bilancio finale. Al Comune di Jesi, che vantava nei confronti della Colocci un credito di 33mila e 606 euro, vanno 27mila e 782 euro di beni mobili e attrezzature. E poi un credito che la Fondazione di via Angeloni vantava nei confronti di un soggetto terzo che è fornitore anche del Comune per 3mila e 541,80 euro e infine per ciò che rimane un bonifico bancario di euro 2.282,20. Il prospetto del riparto finale di liquidazione della Colocci evidenzia un avanzo finale di euro 578,75, «da erogare ad altra Fondazione in base alle vigenti norme secondo quanto verrà disposto dall’assemblea dei soci».

La Fondazione Colocci era stata istituita 27 anni fa e, fino a che le vicende del crack Banca Marche non hanno avuto come effetto collaterale il ritiro dalla sua compagine della Fondazione Carisj che ne era stata il principale finanziatore, aveva gestito in città i corsi universitari distaccati dell’ateneo di Macerata. All’atto della costituzione, ne erano cofondatori, col Comune, Banca Popolare di Ancona, Banca delle Marche e Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi. Nel corso degli anni la compagine societaria ha registrato sostanziali mutamenti: il recesso della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, prima la riunificazione in Uni Banca di Ubi Bpa e Banca Marche e poi, acquisita Ubi, l’arrivo di Intesa San Paolo. Infine la cooptazione di un nuovo socio, la Cooperativa Cooss. Marche di Ancona. Nel dicembre 2020, l’orientamento unanime dei tre Soci a cessare l’attività e, conseguentemente, a procedere allo scioglimento della Fondazione.

Nel febbraio 2021 l’Assemblea dei Soci ha deliberato lo scioglimento anticipato e la messa in liquidazione. Dalle risultanze finali della procedura, risulta un debito della Fondazione Colocci a favore del Comune di Jesi per euro 33.606,00. «Rilevato – si spiega – che diversi beni mobili ed attrezzature di proprietà della Fondazione stessa sarebbero necessarie alle attività istituzionali del Comune di Jesi e che un acquisto sul mercato di nuovi beni simili a quelli posseduti dalla Fondazione comporterebbe un esborso nettamente superiore rispetto al valore di cessione, è opportuno procedere all’acquisizione, a parziale compensazione del credito vantato verso la Fondazione Colocci, dei beni mobili. Ovvero 13mila 962 euro di mobili e attrezzature specifiche fra piano primo, aule, uffici e spazi comuni; 1.340 euro di materiale informatico: 4mila 470 euro di attrezzature dell’aula magna convegni; 3mila e 510 euro dalla biblioteca, 4mila 500 euro di sedie a ribalta. Inoltre «la Fondazione Angelo Colocci, tra i crediti iscritti a bilancio, possiede un credito di euro 5.903,00 verso un soggetto economico che è anche fornitore del Comune di Jesi e che pertanto è possibile prevedere la cessione del suddetto credito da parte della Fondazione a favore del Comune, a parziale compensazione del credito principale. È opportuno acconsentire all’acquisizione del credito di cui sopra, mediante apposita cessione, svalutando lo stesso prudenzialmente del 40%».

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