Jesi-Fabriano

Foglio di via obbligatorio da Fabriano per una donna residente fuori regione

Sospettata di aver avuto condotte predatori nei giorni scorsi in alcuni esercizi commerciali cittadini, per questo il provvedimento a carico una 30enne di origine romene, residente fuori regione

FABRIANO – Sospettata di aver avuto condotte predatorie avvenute nei giorni scorsi in alcuni esercizi commerciale di Fabriano, Foglio di via obbligatorio a carico una donna romena di circa 30 anni, disposto dalla Questura di Ancona su segnalazione degli agenti del commissariato di Pubblica sicurezza cittadino. La donna, quindi, non potrà tornare in città per i prossimi 3 anni, trattandosi di un soggetto pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica, che non ha alcun legittimo motivo né lavorativo, né familiare per trattenersi nel territorio di Fabriano, «la quale giunge evidentemente nel territorio solo per commettere delitti ed infastidire i residenti», la motivazione che si legge nella nota diffusa dalla Polizia e che segue un analogo provvedimento, sempre a carico della donna da tempo presente in Italia, che le impedisce di recarsi anche nel comune di Jesi. Anche in questa città, infatti, si sarebbe resa responsabile di fatti analoghi, reati predatori, in concorso con altri connazionali, lo scorso mese di novembre, dopo un arresto in flagranza di reato. Con l’emissione del Foglio di via obbligatorio da Fabriano, il Questore ordina alla donna di allontanarsi dal Comune e la diffida dal farvi ritorno senza preventiva autorizzazione dell’Autorità di Pubblica sicurezza, per un periodo di tre anni, con l’avvertimento che, in caso di contravvenzione, sarà denunciati all’Autorità Giudiziaria.

La dichiarazione

«La Polizia di Stato, insieme a tutte le Forze di polizia operanti sul nostro territorio mette in campo, quotidianamente, ogni strumento disponibile per raggiungere l’obiettivo di garantire la sicurezza dei cittadini attraverso la prevenzione dei reati, intensificando l’attività di controllo del territorio e adottando misure che incidono sulla libertà personale di soggetti considerati in base alle previsioni normative, pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica», la dichiarazione del questore di Ancona, Cesare Capocasa.

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