Jesi-Fabriano

Fidanzati in vacanza a Barcellona: «Eravamo sulla Rambla. È stato terribile ma siamo vivi» (VIDEO)

Elisa Verdicchio, di Ancona, ed Emanuele Cofanelli, di Monsano, titolare del negozio Primavisione a Jesi, hanno sfiorato la tragedia nella metropoli catalana colpita dal fanatismo

Le immagini dell'attentato a Barcellona e la coppia scampata alla strage

BARCELLONA – Sono in vacanza a Barcellona ed oggi erano sulla Rambla poco prima che un furgone impazzito ha travolto la folla in un attentato terroristico, attorno alle 17. Sopravvissuti ma spaventati Elisa Verdicchio, 25 anni, di Ancona, impiegata in una società pesarese che lavora per enti locali ed Emanuele Cofanelli, 29 anni, di Monsano, del negozio Primavisione di Jesi, in viale della Vittoria.

La coppia di fidanzati, Elisa è la figlia di uno dei dirigenti del comune di Ancona, Daniela Ghiandoni, era arrivata ieri in Spagna per un soggiorno di una settimana. Questa mattina il primo giro turistico. «Abbiamo sentito le sirene, visto gente correre impazzita, tremante, era il caos – racconta Elisa – non capivamo più niente. Poco prima avevamo deciso di allontanarci dalla Rambla perché secondo noi era poco sicura».

La rambla a Barcellona dopo l’attentato

Elisa è arrivata in centro attorno a mezzogiorno con il fidanzato. «Guardavamo il viale pedonale – continua l’anconetana – e dicevamo che era facile per un mezzo passarci e creare pericolo. Per questo ci siamo allontanati e abbiamo raggiunto la piazza in fondo, verso il porto, dove si trova la statua di Colombo». Quel cambiamento repentino è stata la loro salvezza. «Non abbiamo capito subito che si trattava di un attentato – dice Emanuele – abbiamo visto i pompieri e credevamo ci fosse stato un incendio. Poi è arrivata la polizia, la gente correva. Hanno iniziato a transennare tutto. A quel punto era chiaro che era successo qualcosa di più grosso». Elisa ha cercato notizie con il cellulare. «I telefonini non prendono bene – continua la 25enne – le linee sono intasate. Leggendo su internet ho visto che era un attentato. In inglese ho chiesto informazioni alla polizia qui ma nessuno è in grado di spiegarci bene cosa sia successo. È il caos, siamo bloccati. Ci hanno riferito che sta girando un furgone carico di esplosivo».

Il dispiegamento di ambulanze a Barcellona dopo l’attentato

Le autorità hanno transennato la zona. La metro è stata chiusa. «Ci siamo spostati alla fine della Rambla – prosegue Emanuele – è pieno di ambulanze ferme. Proveremo a prendere un taxi per raggiungere l’albergo. Il numero delle vittime? Non si sanno con esattezza. Si parla di dieci morti».

di Marina Verdenelli