Jesi-Fabriano

Fibromialgia, a Jesi un incontro tra progetti e azioni concrete

Sono circa due milioni gli italiani, soprattutto donne, colpite da questa patologia. Ad organizzare l'iniziativa la candidata al consiglio regionale di Fi Silvia Gregori. Presente Francesco Acquaroli

JESI – Sono circa due milioni gli italiani, soprattutto donne, colpite dalla Fibromialgia, una forma comune di dolore muscolo-scheletrico diffuso e di affaticamento (astenia), come si legge sul portale dell’Aisf-Associazione italiana sindrome fibromialgica.

A Jesi un incontro aperto per parlare di questa patologia, tra progetti e azioni sul territorio. Ad organizzare l’iniziativa la candidata al consiglio regionale di Fi Silvia Gregori. «La sanità è uno dei punti più importanti del mio programma e questo evento va in questa direzione per capire e conoscere meglio. Abbiamo bisogno di investire in una sanità diffusa capillarmente in grado di dare risposte concrete». Presente anche la referente per le Marche del Comitato Fibromialgici uniti (Cfu) Loredana Cardinali e il candidato del centro destra alla Presidenza della Regione Francesco Acquaroli che arriverà in città proprio per sostenere la candidatura di Gregori.

Silvia Gregori

Il confronto è in programma a Jesi domenica 6 settembre dalle 15.30 nel giardino del ristorante Déjà vu in via XXIV Maggio, 36. Spiega Gregori: «L’obiettivo è quello di creare un reparto al “Carlo Urbani” per la diagnostica e le cure palliative per questa malattia, patologia dove esiste poca letteratura scientifica ma che investe un numero come 40.000 persone affette solo nelle Marche. Cifra costantemente in crescita». Che aggiunge. «Un tentativo che è stato messo in campo anche dal primario di Reumatologia Grassi ma che per carenze strutturali di personale non è stato messo in atto. Lo scempio dei tagli sulla sanità, in fatto di personale qualificato e servizi, perpetrato a danno dei cittadini per questioni di bilancio ci ha reso ancora più vulnerabili di fronte alla pandemia di covid e al mantenimento di operatività di tutti gli altri reparti da noi come nel resto della regione».

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