Jesi-Fabriano

Festival, feste e fiera, le mura si rifanno il look

Due giornate di diserbo programmate dal Comune per ripulire la cinta muraria del Montirozzo. La tecnica utilizzata? Il "fuoco", con un macchinario per il termodiserbo

Costa del Montirozzo

JESI – Due giornate di termodiserbo per ripulire la cinta muraria dalle erbacce. Giovedì 23 agosto scattano i divieti di sosta e il restringimento di carreggiata, fino alle ore 14. Si replica, sempre al Montirozzo, il giorno successivo, 24 agosto. Gli operai comunali utilizzeranno il macchinario acquistato di recente per circa 1.700 euro.

«Dopo la messa al bando del glyphosate quale prodotto per il diserbo delle pertinenze stradali – hanno già avuto modo di spiegare i tecnici del Comune -, risulta molto difficile e dispendioso, dal punto di vista del tempo da impiegare, mantenere pulite strade e marciapiedi cittadini. Dopo averlo sperimentato durante una dimostrazione è stato scoperto che il metodo più pulito, veloce e innocuo per eliminare le erbe infestanti è il termodiserbo che consiste nella soppressione delle erbe attraverso il fuoco».

Tante le tecniche sperimentate negli anni per rimuovere le antiestetiche erbacce. Inizialmente, come ricordato dallo stesso Comune, si è usato il glifosato, fino a quando non è stato bandito in quanto potenzialmente cancerogeno. Così, per un periodo, si è proceduto con tecniche manuali, strappandole sostanzialmente una a una, con costi e tempistiche chiaramente insostenibili. Quindi si è tentato con prodotti naturali, vale a dire un estratto dalle piante di gerani, che sovente viene ancora utilizzato.

Si è deciso infine di effettuare l’investimento nel macchinario per il termodiserbo al fine di risparmiare risorse, potendo utilizzare personale interno, con maggiore efficacia in termini di risultato.

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