Jesi-Fabriano

Fabriano: partiti i lavori all’interno della cattedrale di San Venanzio

Obiettivo 24 giugno prossimo, giorno del Santo Patrono di Fabriano, San Giovanni Battista, per riaprire al culto la Cattedrale di San Venanzio inagibile a seguito della scossa di terremoto di 5.7 di magnitudo, con epicentro Fano, del novembre 2022

Ponteggio nella Cattedrale di Fabriano

FABRIANO – Obiettivo 24 giugno prossimo, giorno del Santo Patrono di Fabriano, San Giovanni Battista, per riaprire al culto la Cattedrale di San Venanzio inagibile a seguito della scossa di terremoto di 5.7 di magnitudo, con epicentro Fano, del novembre 2022. Nei giorni scorsi, è stato aperto il cantiere per i lavori nella parte interna della facciata. «Contiamo di riaprire la nostra bella chiesa per il patrono della Diocesi, San Giovanni Battista, il 24 giugno», l’auspicio del parroco, don Antonio Ivan Esposito. L’impalcatura è stata già montata e si lavora a pieno ritmo. La ditta Grimaldi di Matelica sta effettuando un lavoro delicato sulle lesioni riportate nella parte alta in prossimità della vetrata di Guelfo. Dopo la forte scossa, infatti, alcuni pezzi di intonaco caddero a terra e scattò l’iter dei controlli. Prima la chiusura del luogo di culto, poi il sopralluogo dei vigili del fuoco e l’ordinanza di inagibilità del Comune. Il lavoro viene effettuato con fondi propri della Diocesi, un modo per superare l’ostacolo della burocrazia e permettere l’avvio del cantiere in tempi più rapidi.

I lavori

Grazie alla sensibilità del vescovo diocesano, monsignor Francesco Massara, che ha disposto questo finanziamento con fondi della chiesa di Fabriano-Matelica, quindi, la Cattedrale potrà riaprire a tempo di record, entro fine giugno per il patrono. «Ad un controllo più approfondito ho notato una crepa nella controfacciata, nella parte superiore della vetrata di San Venanzio di Guelfo e bisognava approfondire. Per fare questo – ricorda don Ivan – è stato messo un ponteggio per vedere da vicino la reale situazione. Insistendo però questa crepa sulla verticale dell’entrata principale e di quella laterale della Cattedrale, non si poteva dare agibilità alla chiesa ed è stata dichiarata tutta inagibile. In questi mesi, dopo la fase di progettazione, sono stati affidati i lavori alla ditta che è già operativa da giorni». Non è l’unica chiesa inagibile a seguito dei terremoti degli ultimi anni. Infatti, a seguito del forte sisma di Fano, anche la chiesa parrocchiale di Melano non è agibile. Mentre a causa del terremoto del 2016, le chiese di San Domenico (attigua al Museo della Carta) e del Sacro Cuore, in via Gioberti, sono ancora chiuse. Per queste strutture i tempi saranno più lunghi.

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