Jesi-Fabriano

Fabriano, a Cacciano la bimba l’altalena e il nuovo murales di Federico “Kor1” Zenobi

Nella galleria a cielo aperto del paesino del Fabrianese, l'artista di Jesi ha appena firmato l'opera "Rayon de Soleil" (Raggio di sole)

Rayon de Soleil, opera di Federico Zenobi. Cacciano 2023. Foto di Angelo Pierangeli
Rayon de Soleil, opera di Federico Zenobi. Cacciano 2023. Foto di Angelo Pierangeli

A Cacciano, la frazione del comune di Fabriano arroccata alle pendici di Monte Maggio, spicca un nuovo murales. Nel centro del paesino, ribattezzato “il paese dei murales artistici” per i suoi quaranta e oltre affreschi firmati da street artists di tutta Europa, spicca da pochi giorni l’immagine di una bimba in altalena, vista di spalle, lo sguardo perso verso il cielo azzurro, i lunghi capelli al vento, la gonna rosa, le mani salde sulle corde, i piedini a dondolo che si stagliano su un prato verdissimo. È il volo sereno dell’infanzia, quello della piccola Emma che ha fatto da modella per l’opera di Federico “Kor1” Zenobi, jesino classe 1986, ex allievo dell’Accademia di belle arti e design Poliarte di Ancona.

Federico Zenobi e la sua nuova opera a Cacciano, Rayon de Soleil. Foto di Angelo Pierangeli

Premiato migliore writer al mondo per il murales “Poseidone” che ha realizzato nel 2019 a Marotta, e autore di opere famose a livello nazionale come il ritratto dell’ex ct azzurro Roberto Mancini, realizzato a Jesi in occasione della vittoria dei campionati Europei, Federico Zenobi è anche il giovane direttore artistico dei murales di Cacciano.

La sua nuova opera nel paesino dei murales artistici si chiama “Rayon de Soleil” (Raggio di Sole), ed è l’ultima realizzata dall’artista che pure ha firmato qui numerose altre opere a cielo aperto, tra cui nel 2022 “La Musica (Santa Cecilia)”, lo spray su muro “Leda e il cigno” del 2021, e sempre nel 2021 l’opera “Paint your future” realizzato sulla ex scuola elementare di Cacciano. Del 2020 sono i murales “Allegoria della Primavera” e “Life Keepers”, del 2019 “La Creatrice” e “Capriolo”, e del 2018 “Armonia. Pettirosso con fiori di ciliegio” e “Zia Ita” dedicato ad una delle storiche abitanti di Cacciano.

«La signora Italia (Zia Ita) – raccontava al tempo Zenobi – è una signora di quasi 90 anni. Si sveglia ancora alle 5,30 della mattina, va a fare la legna, e fa i lavori intorno casa. In 3 anni che vado a Cacciano, l’ho vista sempre vestita uguale, piccola e silenziosa. Dipingerla su di un muro alto 7 metri, è stato un omaggio a tutti quei vecchietti che vivono nei paesini, e che spesso non conoscono quanto vada veloce il Mondo al di fuori della loro casa».

Grazie a queste e a tante altre opere di artisti da tutto il mondo, Cacciano è diventata una vera esposizione d’arte a cielo aperto, e da anni è meta gettonatissima di turismo. «Tutto ebbe inizio una quindicina di anni fa, quando alcuni pittori locali iniziarono a disegnare e colorare i muri del borgo», racconta Zenobi. «I primi disegni erano di piccoli dimensioni, adesso realizziamo opere che interessano intere facciate delle abitazioni. Al momento contiamo una quarantina di opere, ma tante altre verranno realizzate. L’obiettivo è di continuare ad arricchire il borgo di altri murales che raccontino volti, scene anche bucoliche e tradizioni del borgo, ma stiamo anche immaginando di creare, già dal prossimo anno, un festival degli artisti che porti qui anche giocolieri e altri interpreti delle arti e quindi non solo della pittura».

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