Jesi-Fabriano

Fabriano: 60 ragazzi sostenuti nella loro pratica sportiva per favorire integrazione e inclusione

Sprint- Sport e pratiche di integrazione, il nome dell'iniziativa che vede coinvolte 70 società sportive e vari Enti ed Associazioni territoriali, grazie al fattivo contributo della Fondazione Carifac

Una veduta di Fabriano

FABRIANO – Sport da declinare come integrazione e socializzazione. Questi i pilastri alla base del progetto “Sprint – Sport e pratiche d’integrazione” che coinvolge 70 società sportive appartenenti agli 11 Comuni del territorio di operatività della Fondazione Carifac di Fabriano. Il progetto condiviso con l’UISP – comitato territoriale Fabriano – la Caritas Diocesana – Fabriano Matelica, l’Ambito 10 e la Farmacom Ats di Fabriano, si propone di favorire la pratica sportiva di minori che vivono in situazione di disagio per agevolare il loro percorso di crescita ed integrazione nella comunità. In sostanza la finalità generale del progetto è quella accompagnare e sostenere percorsi di crescita con il supporto di figure psico-educative e tecnici qualificati attraverso la creazione/rafforzamento della rete sociale territoriale di riferimento dei ragazzi. Sono già stati selezionati 60 ragazzi che hanno scelto 18 discipline sportive, pronti ad intraprendere questo percorso di durata triennale.

Le dichiarazioni

«Questa iniziativa nasce da un’idea della Caritas, ma non si tratta di un progetto filantropico aperto a tutti – ha sottolineato il Presidente della Fondazione Carifac, Dennis Luigi Censi – ma di un percorso che aiuta i ragazzi che si trovano in situazione di disagio di qualsiasi natura a praticare lo sport, considerato a tutti gli effetti una medicina». Così si è anche espresso Leandro Santini – Fiduciario Coni, rimarcando il fatto che 1 euro speso nello Sport corrisponde, nel tempo, al risparmio di 5 euro per il Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre ha sottolineato come l’art. 33 della Costituzione, opportunamente modificato, riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme. Per Maurizio Serafini responsabile del Comune di Fabriano nell’Ambito 10 «il progetto, proposto dalla Caritas diocesana di Fabriano Matelica, per la prima volta ha visto la partecipazione di tutte le associazioni, i Comuni e gli Enti del Terzo settore». Don Marco Strona direttore della Caritas Diocesana, ricordando che il vescovo Mons. Francesco Massara ha impostato l’Anno Pastorale sul tema delle “relazioni”, ha posto l’accento sul momento storico che stiamo vivendo in cui la pratica sportiva tra i ragazzi disagiati è sinonimo di integrazione, inclusione e collaborazione. Il Segretario Generale della UISP Marche, Armando Stopponi, oltre a definire lo Sport un valore sociale ed educativo ha espresso un desiderio. «Mi auguro che questo sia un primo progetto che vede coinvolti tutti gli attori del territorio e che gli stessi, in un prossimo futuro, collaborino ad un progetto dedicato al mondo della Terza Età».

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