Jesi-Fabriano

Ex Caterpillar, a Jesi la mostra “Senza tregua” fra memoria e speranza di nuovi posti di lavoro

Si inaugurerà sabato 10 dicembre a Palazzo Santoni, un anno esatto dopo l'annuncio della chiusura della fabbrica e l'inizio della vertenza per salvare gli occupati. E ora Imr sta entrando e potrebbe richiedere molte più assunzioni

JESI – Si inaugura sabato prossimo 10 dicembre alle 18 a Palazzo Santoni a Jesi la mostra fotografica “Senza tregua”: 56 scatti in cui l’autore, Emanuele Belegni, ripercorre vicenda, lotta e vertenza che hanno riguardato lui e i suoi compagni, i lavoratori Caterpillar che proprio il 10 dicembre di un anno fa, davanti allo stabilimento di via Roncaglia, si sentirono annunciare al megafono dal direttore dello stabilimento l’intenzione di dismettere il sito di Jesi. Oggi, Caterpillar sta per uscire definitivamente dalla fabbrica che aveva acquisito dall’ex Sima e Imr che l’ha rilevata sta per iniziare una nuova storia. Con 105 dei 179 ex lavoratori Caterpillar che, come Belegni, hanno accettato il passaggio nella realtà che produrrà componenti in plastica per l’automotive.

Una delle foto in mostra

L’inaugurazione si aprirà con i saluti dell’amministrazione comunale e dei sindacalisti della segreteria della Fiom- Cgil e della RSU che hanno condotto le trattative per conto della Fiom Cgil. «La mostra – spiegano – ripercorre le fasi salienti della vertenza Caterpillar e vuole essere un omaggio ai lavoratori ed al sindacato, che con determinazione hanno portato avanti una lotta senza tregua fino alla vittoria». La mostra sarà aperta dal 10 al 18 dicembre, dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 20, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.

Ricorda Belegni: «È importante testimoniare quella che è stata un’esperienza forte e ringraziare lavoratori, sindacato, la città, il territorio regionale che sono stati sempre al nostro fianco. Ancora a distanza di mesi, non è stato facile mettere in fila con lucidità un racconto che mi ha tanto emotivamente coinvolto. Le mani a volte tremavano. Nella mostra, si va dal presidio subito dopo la notizia all’annuncio a Roma dell’acquisizione di Imr. Ho voluto cogliere tutto ciò che mi colpiva. A volte solo un dettaglio, un gesto, una pacca sulla spalla di incoraggiamento». Vicino a Belegni, i componenti Rsu Davide Fiordelmondo e Diego Capomagi: «La memoria della lotta di chi, prima di noi, aveva salvato a Jesi la Sima poi passata in Caterpillar, è stata importante per resistere e voler dare un futuro al sito anche dopo Caterpillar. Un esempio che ci ha dato forza fin dal primo momento. E allora è fondamentale che ora memoria e testimonianza siano trasmesse anche da noi, col racconto di Emanuele, a chi verrà».

Da sinistra Davide Fiordelmondo, Maurizio Gabrielli, Emanuele Belegni e Diego Capomagi

Fa il punto della situazione in via Roncaglia Maurizio Gabrielli, responsabile territoriale Fiom Cgil: «Restiamo, come sempre abbiamo fatto, coi piedi per terra ma ad oggi Imr sta mantenendo tempi e impegni degli accordi. A Jesi si prevedono tre linee: dei 179 lavoratori Caterpillar, 105 hanno accettato il passaggio alla nuova ditta, che nel piano industriale ha previsto nel complesso 197 posti in via Roncaglia. Ma in recenti incontri si è parlato di altre due linee e ulteriori 70 lavoratori per questo sito: una linea che porterà all’interno la realizzazione, ora esterna, di contenitori per stampaggi, una seconda per il riutilizzo di materiali di scarto». Dei 105, parte hanno già iniziato il lavoro di formazione negli stabilimenti teramano e polacco di Imr, altri fruiscono della cassa integrazione, anticipata dall’azienda lombarda, in attesa del ritorno al lavoro in via Roncaglia dove nell’estate 2023 si avvieranno le nuove produzioni.

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