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European Solar Prize, a Loccioni il premio per la categoria “Industria”

Si è svolta a Roma la 29esima edizione dell’European Solar Prize, che premia istituzioni, associazioni, imprese, singole persone, che si siano distinte nella transizione energetica

A destra, Enrico Loccioni

ANGELI DI ROSORA – Si è svolta ieri, giovedì 23, a Roma, nell’aula magna della Facoltà di Architettura in piazza Borghese, la cerimonia di premiazione della 29esima edizione dell’European Solar Prize, che premia istituzioni, associazioni, imprese, architetti e singole persone, che si siano distinte come pionieri della sostenibilità e ispiratori della transizione energetica.

Il premio per la categoria “Industria” è andato all’impresa marchigiana Loccioni, per l’impegno nel progettare e realizzare una comunità di lavoro a impatto zero: Leaf Community. La Leaf Community è un laboratorio reale della transizione ecologica. «Fin dagli anni ’80 in Loccioni si sono implementate e sperimentate sempre nuove soluzioni tecnologiche per ridurre i consumi e migliorare il comfort delle persone al lavoro. Oggi i laboratori e gli edifici residenziali del campus Loccioni sono connessi in una micro-grid intelligente, totalmente elettrica, che produce più energia rinnovabile di quella che consuma», spiega l’azienda.

Che prosegue: «Diverse tipologie di coperture fotovoltaiche, centrali micro-idroelettriche, un piro-gassificatore, sistemi di storage sia elettrico che termico, sistemi di accumulo che utilizzano batterie usate di auto elettriche, sistemi di accumulo ad idrogeno, gestione intelligente dei flussi energetici e degli edifici e la formazione delle persone sono i pilastri della transizione ecologica Loccioni».

Innovativi anche i progetti premiati nelle altre categorie, provenienti da Inghilterra, Lussemburgo, Repubblica Ceca, Svizzera, Olanda, Germania, India e Africa. «Il presidente di Eurosolar Peter Droege ha evidenziato come l’impegno Loccioni vada nella direzione dell’European Green Deal, che oltre all’azzeramento delle emissioni promuove la cultura della sostenibilità e la creazione di lavoro e innovazione», spiega l’azienda marchigiana.

Tra gli speaker del seminario il professore emerito Federico Maria Butera, da 15 anni ispiratore della Leaf Community: «Con Loccioni abbiamo potuto sperimentare nella vita reale le nostre teorie di come creare una comunità sostenibile. Fin dal principio Enrico Loccioni ed il suo team hanno cercato le sfide più ardue, sperimentando sempre nuove tecnologie, cambiando i paradigmi consueti e misurando l’efficienza di ciascuna soluzione. Il risultato è una comunità di lavoro che non solo è a impatto zero, ma è addirittura emettitore negativo. La foglia è diventata una foresta!».
Ed Enrico Loccioni ha aggiunto: «Se non avessimo fatto questo percorso per la transizione ecologica, nel 2022 avremmo speso 1,5 milioni di euro in più e rilasciato nell’atmosfera quasi 1000 tonnellate di CO2. In 15 anni, abbiamo risparmiato intorno ai 5 milioni di euro, che abbiamo investito per rendere la nostra impresa ed il territorio più sicuri, confortevoli, ricchi e innovativi. Dopotutto è per questo che lavoriamo, per lasciare un po’ meglio di come abbiamo trovato».

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