Jesi-Fabriano

“Essere genitori nell’era 2.0”, un incontro a Pianello Vallesina con la mental coach Roberta Cesaroni

Cosa occorre oggi per essere genitori 2.0? Come convivere con adolescenti digiltali? Questi alcuni temi del confronto rivolto a genitori e educatori

JESI – “Essere genitori nell’era 2.0”. Questo il titolo dell’incontro che si tiene domani, venerdì 12 maggio nella sala polivalente di Pianello Vallesina, nel comune di Monte Roberto. L’appuntamento, gratuito, è alle ore 18 ed è rivolto soprattutto a genitori ed educatori e nasce dalla collaborazione tra l‘Assessorato alla Cultura e ai servizi Sociali del Comune con la psicologa mental coach e coach adolescenziale Roberta Cesaroni. «Perchè un confronto su questo tema? Perchè c’è la necessità oggi di parlare di adolescenza», spiega Cesaroni. Che prosegue: «Oggi per essere genitori 2.0 occorre valorizzare il significato di parole come comprensione, vicinanza e occorre soprattutto saper utilizzare le quattro fasi del processo educativo dall’area del digitale, rappresentato dai ragazzi, all’area dell’analogico che sono i genitori».

Roberta Cesaroni, life e mental coach

E conclude: «È importante lavorare sull’autostima dei ragazzi, sulla loro resilienza, sulle loro emozioni per far vivere loro la felicità, quella felicità che va oltre l’uso del cellulare e dei social. La vera felicità è quella che c’è dentro di noi. Quella che noi alleniamo nei nostri figli nei primi sei anni di vita, come dice Freud, nei primi tre anni di vita per gli studi delle Neuroscienze. Questo incontro – spiega – ha l’obiettivo di far riflettere i genitori affinchè utilizzino il tempo nei primi sei anni di vita dei figli per allenare le loro potenzialità, i sensi, l’autostima. Poi quando inizia l’adolescenza, noi genitori, dobbiamo affiancare, essere gli educatori che affiancano i propri figli ripartendo proprio da quei primi sei anni di vita. Così, in questo modo non dobbiamo aver paura dell’uso dei social e del cellulare. Questo perchè i ragazzi sanno dove trovare la felicità e il loro benessere. Conoscono la bellezza dello stare con gli altri, per la felicità dell’amare, e dello stare in mezzo alla natura, per la felicità del fare e dell’essere».

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