Jesi-Fabriano

Edilizia scolastica a Jesi, l’assessore Campanelli: «Recuperati 10 anni di inadempienze»

L'esponente della giunta Bacci replica alle opposizioni sulla situazione delle scuole, con particolare riferimento alla Martiri della Libertà ancora chiusa per lavori

La protesta di genitori e alunni
La protesta di genitori e alunni della Martiri della Libertà di via Asiago a Jesi

JESI – «C’è un dato oggettivo ed incontrovertibile che niente e nessuno potrà mai smentire: l’Amministrazione Bacci – primo e secondo mandato – ha posto l’edilizia scolastica al centro del proprio agire, recuperando un ritardo lungo 10 anni. Era il 2003 quando entrò in vigore la norma che obbligava ad effettuare le verifiche antisismiche nelle scuole, ma allora ci si è ben guardati dal farlo». Così l’assessore ai servizi educativi Marisa Campanelli, rispetto alla questione dell’edilizia scolastica. Che continua: «Dal 2012, anno di insediamento dell’Amministrazione comunale a guida civica, praticamente tutte le scuole della città sono state oggetto di verifiche sismiche e di interventi: antisismici, strutturali, manutentivi, riqualificativi, di efficientamento energetico. Investimenti per decine di milioni che l’Amministrazione comunale ha reperito e voluto spendere perché ritiene il diritto allo studio in luoghi sicuri un presupposto imprescindibile. Una quindicina i cantieri aperti e chiusi, tra cui la demolizione della Lorenzini. Sullo sfondo la realizzazione di due nuove scuole e altri importanti interventi di manutenzione».

L’assessore a politiche giovanili e pari opportunità di Jesi, Marisa Campanelli

Solo i lavori alla Martiri della Libertà, spiega sempre l’assessore, «sono rimasti inceppati e per responsabilità non certamente imputabili all’Amministrazione comunale che sta lavorando da un lato per estromettere la ditta inadempiente, dall’altro per trovare una situazione dove ospitare le due sezioni. Un lavoro di concerto con la dirigente scolastica, tenendo conto della dotazione degli spazi disponibili. La situazione di portare cinque classi al Mestica e cinque a Palazzo Crotti resta oggi la più ragionevole. Il Mestica ha una dotazione di 235 posti ed attualmente gli alunni presenti sono 88. Anche portando i 112 bambini del tempo pieno della Martiri della Libertà, il Mestica sarebbe ancora ampiamente sottodimensionato rispetto alle sue potenzialità. Palazzo Carotti è un edificio completamente recuperato, con spazi più che adeguati. Effettueremo in settimana un ulteriore controllo con gli organismi scolastici, per verificare che vi siano tutte le condizioni per ospitare gli altri 88 alunni delle restanti cinque sezioni».

A detta della Campanelli, «dire ora che il Mestica non potrà ospitare altri ragazzi per via del distanziamento sociale e che Palazzo Carotti ha criticità irrimediabili non è corretto né rispettoso. Non vi sono ancora linee guida del Ministero circa gli spazi scolastici post Covid-19 e se fossero a maglie troppo strette non solo il Mestica, ma tutte le scuola d’Italia sarebbero in crisi. Imbarazzante, da ultimo, la proposta di realizzare un’altra scuola di legno in attesa di completare i lavori. Sarebbero, questi sì, soldi pubblici davvero sprecati, quando potranno viceversa essere utilizzati per mettere in piena sicurezza anche le ultime scuole rimaste ancora da sistemare».

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