Jesi-Fabriano

Banche, dalla Bce sì a Bper per l’acquisto delle filiali Ubi

Come da programma, Intesa Sanpaolo, nuova proprietaria dell'ex popolare, venderà 532 sportelli all'altro istituto bancario: 85 le filiali Ubi che passeranno di mano entro la fine dell'anno

La Bce ha dato il via libera a Bper per l’acquisto da Intesa Sanpaolo di 532 filiali in eccesso dopo l’acquisizione di Ubi Banca. La cessione degli sportelli è la condizione posta dall’Antitrust per il via libera all’offerta pubblica di acquisto e scambio lanciata da Intesa Sanpaolo e conclusa il 31 luglio scorso con l’acquisizione del 91% del capitale di Ubi Banca.

L’accordo tra Intesa Sanpaolo e Bper è stato sottoscritto il 17 febbraio scorso e prevedeva l’acquisto di 400-500 sportelli. Dopo la decisione dell’Antitrust è stato sottoscritto l’accordo integrativo con un limitato ampliamento del ramo d’azienda a 532 filiali, composto da depositi e raccolta indiretta da clientela stimati rispettivamente in circa 29 miliardi e  31 miliardi e da crediti netti stimati in circa 26 miliardi. Per oltre il 70% si tratterà di clientela nelle regioni settentrionali. Per finanziare l’operazione e mantenere una solida posizione di capitale, con un cet1 ratio in area 13%, Bper sosterrà un aumento di capitale tra i 750 e gli 800 milioni di euro.

L’operazione di aumento di capitale, secondo quanto aveva riferito il ceo di Bper Alessandro Vandelli in occasione della presentazione dei risultati della semestrale, partirà nella seconda metà di settembre e sarà completata all’inizio di ottobre. Secondo il grafico contenuto nel report del bilancio semestrale, e poi dato in visione ai sindacati, le filiali UBI che passeranno al gruppo bancario Bper dovrebbero essere 210 in Lombardia, 27 in Piemonte, 6 in Liguria, 18 in Toscana, 85 nelle Marche, 32 in Calabria, 30 in Puglia, 15 in Umbria, 29 in Campania, 11 nel Lazio.

Il grafico delle filiali Ubi che Bper acquisterà da Intesa Sanpaolo nelle varie regioni d’Italia, 85 sportelli saranno nelle Marche (report Bper del 5 agosto 2020)

Intesa Sanpaolo prosegue intanto l’acquisto delle azioni residue di Ubi Banca. Si tratta di 112.327.119 azioni, pari al 9,82% del capitale di Ubi, che non sono state conferite all’offerta pubblica di acquisto e scambio. L’operazione si concluderà l’11 settembre, ma ad oggi salgono al 4,3% le azioni residue di Ubi Banca acquistate da Intesa Sanpaolo. Il 17 settembre è fissato il pagamento del corrispettivo e il giorno successivo il delisting di Ubi, ovvero la revoca della società dalle negoziazioni di Borsa.

Ben delineato il percorso che porterà all’integrazione dell’ex popolare in Intesa Sanpaolo. Il 16 ottobre si svolgerà l’assemblea che dovrà nominare il nuovo consiglio d’amministrazione di Ubi, espressione del nuovo azionista di maggioranza. Entro la fine dell’anno ci sarà la vendita degli sportelli a Bper e nella primavera del 2021 si procederà alla fusione di Ubi in Intesa Sanpaolo.

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