JESI – Rivendicare il diritto delle donne a scegliere sul proprio corpo e sulla propria vita.

Il gruppo jesino “Non una di meno” sarà presente con un presidio alla Coop di via Gallodoro per rivendicare l’aborto libero e sicuro.

La compagine jesina che si era fatta conoscere in città in occasione della manifestazione dell’8 marzo scorso lungo Corso Matteotti, prosegue il suo impegno per i diritti e la salute della donna. L’appuntamento nel centro commerciale di via Gallodoro è per domani (giovedì 28 settembre) a partire dalla mattina, in occasione della giornata di azione internazionale per l’aborto sicuro dichiarata per il 28 settembre sin dal 1990.

Partita dall’appello delle donne argentine, la campagna è stata sostenuta dalla richiesta all’Onu di 1800 collettivi di 115 diversi Paesi. Il 28 settembre si svolgono manifestazioni in tutto il mondo per rivendicare il diritto delle donne a scegliere sul proprio corpo. «Ogni anno nel mondo sono infatti quasi 50mila le donne che perdono la vita a causa di un aborto non legale e quindi non sicuro, mentre 41 milioni di adolescenti portano a termine una gravidanza indesiderata o conseguente a uno stupro» ricordano le donne del movimento femminista cui fanno eco le jesine: «In tutto il mondo torniamo in piazza, nelle strade e negli spazi pubblici per dire che l’obiezione di coscienza è una delle forme di violenza che viene agita ogni giorno contro le donne. Sentiamo forte l’urgenza che il 28 settembre sia una giornata di lotta anche per rispondere all’attacco feroce che mai come in queste settimane ci sta riguardando. Pertanto le associazioni che si riconoscono nel movimento “Non Una di Meno” saranno presenti con un presidio alla Coop di Jesi, per sensibilizzare l’opinione pubblica su queste tematiche».