Jesi-Fabriano

Donne invisibili e donne ferite a morte, doppio appuntamento in Vallesina

Doppio appuntamento in Vallesina: oggi pomeriggio (giovedì 16 novembre) a Jesi la presentazione del libro "Le vie delle donne marchigiane: non solo toponomastica", a cura di Silvia Alessandrini Calisti, Silvia Casilio, Ninfa Contigiani e Claudia Santoni. Il 24 novembre a Staffolo si parla di femminicidio

JESI – Vie e piazze dedicate alle donne, ma anche donne ferite a morte: doppio appuntamento a Jesi e a Staffolo.

Oggi pomeriggio, giovedì 16 novembre, a partire dalle 16.30 (ingresso libero) l’aula magna dell’Iis Galilei di viale del Lavoro a Jesi ospita un incontro pubblico dal titolo Donne (in)visibili: l’occasione per presentare il libro “Le vie delle donne marchigiane: non solo toponomastica“, a cura di Silvia Alessandrini Calisti, Silvia Casilio, Ninfa Contigiani e Claudia Santoni. «La proposta è finalizzata ad una toponomastica che riconosca i valori e i meriti delle donne importanti, rimaste “invisibili” nella denominazione di Vie e Piazze nel nostro territorio» fanno sapere le organizzatrici dell’incontro voluto dalle donne dello Spi di Jesi con l’Udi e La Casa delle Donne di Jesi.

Quella di oggi pomeriggio sarà l’occasione per presentare un progetto didattico rivolto alle scuole per attività di indagine e proposte legate a questo tema. Durante la serata si parlerà in particolare di tre donne marchigiane raccontate dal libro: la sindacalista jesina Gemma Perchi, un’altra sindacalista Adele Bei di Cantiano (Pu) e la prima donna sindaco Ada Natali di Massa Fermana. «Riscoprire e valorizzare il contributo offerto dalle donne alla costruzione della società – questa la finalità dell’incontro, spiegano le organizzatrici – Il carattere trasversale della toponomastica e dell’analisi del territorio permette a ragazze e ragazzi di acquisire maggiore consapevolezza e capacità di lettura critica della storia locale del 1900 e, nel contempo, di sviluppare forme di cittadinanza attiva e di partecipazione alle scelte di chi amministra la propria città, nel rispetto dei valori dell’inclusione».

Venerdì 24 novembre invece l’appuntamento è a Staffolo, alle 21.15 nella Biblioteca Comunale “Corrado Danti” di Staffolo. In occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, il Comitato Cultura con il patrocinio dell’assessorato alla cultura di Staffolo presenta “Ferite a morte. Le donne raccontano la violenza”. L’incontro, gratuito, è stato ispirato da una domanda tutt’altro che scontata: E se le vittime potessero parlare? A questo azzardo è ispirata la scrittura di “Ferite a morte”, monologhi che nascono dalla voce diretta delle vittime, donne assassinate proprio in quanto donne, per mano di uomini, dei loro uomini. Nel corso della serata saranno interpretati dei brani liberamente tratti dall’omonimo libro di Serena Dandini. I monologhi saranno riadattati ed interpretati per l’occasione dalle lettrici del locale circolo culturale. Seguirà l’intervento della psicologa Laura Bocci sul tema del femminicidio che aprirà la discussione con il pubblico.

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