Jesi-Fabriano

Domenico Luigi Valeri: architetto e pittore jesino in mostra permanente a Palazzo Bisaccioni

Sabato 7 aprile, ore 18, a Palazzo Bisaccioni in Piazza Colocci, l'inaugurazione della mostra di Valeri, il progettista dell'Arco Clementino. Tante le sue opere artistiche in tutto il centro storico cittadino

mostra Valeri jesi
La curatrice Sara Tassi, il presidente della Carisj Alfio Bassotti e il segretario generale Mauro Tarantino

JESI – Taglio del nastro sabato 7 aprile a Palazzo Bisaccioni, in Piazza Colocci ore 18, per la mostra permanente che la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi dedica al poliedrico Domenico Luigi Valeri.

ValeriNato a Jesi nel 1701, Valeri è uno degli artisti settecenteschi più importanti e prolifici del panorama marchigiano. «Otto ovali e sei pale d’altare saranno in mostra per cinque anni nei locali della Fondazione – ha spigato il presidente Alfio Bassotti – Unitamente ad altre importanti opere, tutte restaurate a spese della Carisj, che possiamo esporre grazie alla collaborazione del museo Diocesano». Curatrice della mostra è la jesina Sara Tassi: «Pittore e architetto, Valeri si è formato a Roma e una volta tornato a Jesi ha prodotto tanto del nostro patrimonio architettonico ed artistico: Classicista di adozione, maturò uno stile personale fondato sull’equilibrio formale ed espressivo».

Oltre all’esposizione a Palazzo Bisaccioni, cui parteciperanno Randolfo Frattesi direttore del Diocesano, Sara Tassi e Claudio Maggini funzionario della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, si vuole organizzare per turisti e appassionati un percorso itinerante per le vie della città di Jesi. «Tutti conosciamo l’Arco Clementino a in pochi sappiamo che è stato progettato dal Valeri – continua la curatrice Tassi – Altre opere sono custodite nella chiesa di San Francesco di Paola, nella chiesa di Santa Lucia dell’ospedale, al Santuario delle Grazie, a Palazzo Pianetti, passando per Palazzo Colocci, Palazzo Bisaccioni e il Museo Diocesano; senza citare quelle custodite fuori dal centro storico». Le opere in mostra da sabato prossimo a Palazzo Bisaccioni sono state tutte restaurate a spese della Carisj che in tre anni per la restaurazione di circa 40 opere ha investito 180mila euro «Al fine di offrire alla collettività un patrimonio artistico di grande valore» ha aggiunto Bassotti.

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