Jesi-Fabriano

Jesi, ditta veneta per tenere aperti i Musei Civici

La stessa ditta, a suo tempo, era stata individuata per l’accoglienza presso lo Stupor Mundi ma poi, con la lunga serrata causa Covid, non se ne era fatto più nulla. Soluzione che «evita sul nascere qualsiasi potenziale contenzioso»

Carlo Angelini Paolucci e Placido Lazzarini Piano Nobile, Palazzo Pianetti di Jesi, IV Stanza di Enea, 1781 - 1786, particolare

JESI – Una ditta veneta per tenere aperti i musei di Jesi. Sarà la stessa che era stata a suo tempo individuata per garantire l’accoglienza presso lo Stupor Mundi di piazza Federico II, in attesa della scelta della start-up incaricata di rilanciarlo. Ma poi, vuoi per un primo intoppo di procedura, vuoi per la lunga serrata causa Covid, non se ne era fatto più nulla. Ed ora è a quello stesso soggetto che ci si rivolge per garantire, nel trimestre giugno- settembre, 690 ore distribuite fra Musei civici di Palazzo Pianetti e Museo S.A.S. delle Arti per la Stampa. Un incarico da poco meno di 14 mila e 500 euro, al netto dell’Iva, e al quale potrebbero aggiungersi altre 100 ore in caso di necessità.

La suggestiva Galleria degli Stucchi di Palazzo Pianetti a Jesi

Spiegano gli uffici che si ritiene «necessario, al fine di garantire una adeguata fruizione al pubblico delle strutture museali, così pesantemente penalizzate dal lockdown stabilito dal Governo per motivi sanitari, avvalersi di un servizio di supporto temporaneo all’attività gestionale». Anche perché nel frattempo non si è neppure potuto procedere all’assunzione delle tre figure part-time a tempo indeterminato che erano state previste nel settore cultura: anche qui il fermo legato alle emergenze sanitarie ha rallentato le procedure di concorso, che sono riprese solo di recente.

Inoltre questa soluzione «evita sul nascere qualsiasi potenziale contenzioso con la Ditta, derivante – è la spiegazione degli uffici – dal rifiuto della stazione appaltante di stipulare il contratto per sopraggiunto mancato interesse all’avvio del servizio di accoglienza al Museo Federico II Stupor Mundi».

Di quest’ultimo la start-up RNB4Culture, individuata con un bando pubblico, ha da poco preso possesso, riaprendolo per ora nei giorni di sabato e domenica di giugno, in attesa del riavvio a pieno ritmo. La Ditta Socioculturale s.c.s. di Mira (VE) avrebbe dovuto coprirne il servizio di accoglienza da aprile ad oggi ma quando tutto era pronto, ecco che è scattata la chiusura dei musei. Alla riapertura, vuoi perché la start-up alla quale affidarlo era ormai stata individuata, vuoi perché non c’erano le condizioni per un immediato ritorno all’attività dello Stupor Mundi, del servizio non c’era più bisogno.

La ditta veneta ha «comunicato la propria disponibilità allo svolgimento del medesimo servizio di accoglienza alle medesime condizioni presso i musei civici di Palazzo Pianetti e presso il museo S.A.S. (Palazzo Pianetti Vecchio) in luogo del museo multimediale Federico II Stupor Mundi» ed è quindi in tali sedi che espleterà i propri compiti.

Peraltro fino a fine giugno nei Musei Civici di Jesi si entrerà gratuitamente, a prescindere dalla provenienza. È la decisione presa dall’amministrazione che ha esteso, per un rilancio post-Covid, la gratuità già indetta per tutti i residenti a Jesi e nella provincia di Ancona. Il provvedimento riguarda Palazzo Pianetti, Studio per le Arti della Stampa, Casa Museo Colocci.

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