Jesi-Fabriano

Disagio psichiatrico, in aumento i casi tra i minorenni

L'allarme lanciato da Enrico Brizioli, amministratore delegato di Kos Care-Santo Stefano Riabilitazione, in occasione del lancio a Jesi della rete di "Neomesia", nuovo player sanitario nel settore della riabilitazione psichiatrica con 16 strutture in 6 regioni di cui due nelle Marche, a Maiolati Spontini e Serrapetrona

Una clinica specialistica psichiatrica di Neomesia

JESI – «C’è in Italia, da parte delle famiglie, una domanda di assistenza e di riabilitazione psichiatrica che sta aumentando in maniera drammatica, in particolare per quanto riguarda i minori. Sempre più frequenti le dipendenze patologiche da alcool e gioco, i comportamenti compulsivi, le situazioni border line, i casi di ragazzi che tentano il suicidio o che soffrono di depressione, i disturbi specifici dell’apprendimento e le relazioni problematiche con la scuola». Parole di Enrico Brizioli, dal luglio scorso amministratore delegato di Kos Care-Santo Stefano Riabilitazione, il più grande gruppo italiano nel settore della riabilitazione e delle residenze per anziani.

Oggi, a Jesi, Brizioli ha annunciato la nascita di un nuovo brand all’interno del Gruppo Kos, uno dei maggiori gruppi sanitari italiani, di cui appunto Kos Care è il braccio operativo: si tratta di Neomesia e si occupa di riabilitazione psichiatrica. L’obiettivo è la presa in carico di pazienti di ogni età, dalla manifestazione acuta a quella riabilitativa, con percorsi individuali finalizzati al recupero delle capacità psichiche, in modo da ottenere un reinserimento duraturo nella vita familiare e sociale. L’annuncio della nascita di Neomesia è venuto nel corso di un convegno all’Hotel Federico II, dal titolo “La riabilitazione psichiatrica. Modulazione dei nuovi percorsi fra Ospedale e Territorio”, cui hanno preso parte autorità della sanità regionale – tra loro Nadia Storti, direttore sanitario Asur Marche – medici ed operatori, esperti del settore socio sanitario, studenti.

Nuovo player sanitario nel campo della riabilitazione psichiatrica, Neomesia entra nel campo della psichiatria mettendo in rete 16 strutture del centro nord Italia gestite dal Gruppo Kos, per un totale di 557 posti letto: 4 cliniche specialistiche psichiatriche da 296 posti, 9 comunità terapeutiche riabilitative psichiatriche da 211 posti e 3 comunità terapeutiche riabilitative psichiatriche per minori da 50 posti. Nella rete, anche, una decina di ambulatori neuropsichiatrici. Oltre 500 i collaboratori specializzati, 6 le regioni coinvolte (Marche, Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte e Lombardia), 9.900 i pazienti già curati dal 2015, 3.700 i pazienti stimati per il 2017. Due le strutture per le Marche: Villa Iolanda a Maiolati Spontini  con 84 posti lotti di cui 76 convenzionati con l’Asur regionale, e Beata Corte a Serrapetrona con 30 posti letto dedicati a minorenni, di cui 20 in convenzione.

La rete di Neomesia si occupa del benessere della persona ed il suo miglior recupero psichico, fisico e relazionale. L’intervento prevede l’elaborazione di un percorso diagnostico terapeutico personalizzato, che prevede il coinvolgimento attivo non solo del paziente ma anche della famiglia e dei servizi invianti, con l’obbiettivo del miglior reinserimento sociale e famigliare della persona.

Enrico Brizioli

«La domanda di riabilitazione psichiatrica? Fortissima. Solo per dire della struttura di Serrapetrona, dedicata appunto ai ragazzi, c’è una lista d’attesa enorme», ha spiegato a margine del convegno Enrico Brizioli: «con Neomesia ci proponiamo ancor più come partner della sanità pubblica andando a coprire spazi vuoti e integrando servizi che non sempre dal pubblico possono essere sviluppati al massimo grado dopo il trattamento della fase acuta, quelli appunto gestiti dagli SPDC Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura in cui il periodo di ricovero è di circa 10 -12 giorni. Nel settore della riabilitazione psichiatrica ci sono purtroppo molti vuoti, intanto stanno  stanno esplodendo grosse problematiche psichiatriche tra cui, ad esempio, la cura dei minorenni immigrati in situazioni non stabili; in aumento, anche tra gli adulti, le forme depressive molto gravi. Sono solo alcuni dei casi che spesso non trovano risposte e luoghi per le risposte, poche le strutture in Italia dedicate al ricovero con percorsi di riabilitazione psichiatrica».

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