Jesi-Fabriano

A Cupramontana arriva “L’uomo calamita”: in scena arte circense, illusionismo e musica

Torna nelle Marche, dopo più di 100 repliche in giro per l’Italia, il lavoro scritto e prodotto dalla compagnia El Grito in collaborazione con Wu Ming Foundation

Il teatro Concordia di Cupramontana

CUPRAMONTANA – Dopo oltre più di 100 repliche in giro per l’Italia, torna nelle Marche lo spettacolo che porta il grande circo a teatro. Sabato 6 aprile al teatro Concordia di Cupramontana va in scena L’Uomo Calamita, scritto e diretto da Giacomo Costantini della compagnia El Grito in collaborazione con Wu Ming 2, e portato in scena dagli stessi autori, Giacomo Costantini alias Uomo Calamita, Wu Ming 2 nel ruolo di voce narrante e Fabrizio “Cirro” Baioni, batterista di Pierpaolo Capovilla e i Cattivi Maestri, che cura anche le musiche del progetto.

Quello che vedremo sul palco di Cupra, il 6 aprile alle 21, è il perfetto punto di incontro tra arte circense contemporanea e letteratura di ricerca, illusionismo e musica, per una performance polifonica in equilibrio sul filo immaginario della sperimentazione.

Tra spericolate acrobazie, colpi di batteria e magie surreali, la voce dal vivo di Wu Ming 2 guida lo spettatore in una trama ricca di pathos e suggestioni.

Sullo sfondo c’è la seconda guerra mondiale, un circo clandestino oggetto delle attenzioni della polizia politica.  L’Uomo Calamita e altri fenomeni da baraccone si ritrovano così senza tendone e braccati dalla legge. Lena, una bimba di otto anni, si ritrova invece senza il suo supereroe preferito e senza lo spettacolo che attendeva dall’anno prima. Per sfuggire alla persecuzione, i circensi si danno alla macchia ma, con l’aiuto di Lena, usano i propri poteri, l’astuzia e il magnetismo per combattere gli orrori della guerra.

L’Uomo Calamita è un supereroe che, tra i funambolismi del corpo e della lingua e i suoi pericolosi esercizi di equilibrismo magnetico, lascia il pubblico con il fiato sospeso. Mentre Cirro sfoga sulla batteria tutta la rabbia accumulata da quando i nazisti hanno ucciso suo fratello, Wu Ming 2 prende parte alla storia non soltanto attraverso la voce narrante ma cimentandosi in un esercizio dalla cui riuscita dipende la vita dell’Uomo Calamita. «Siamo circensi, quando sfidiamo la morte lo facciamo sul serio», dice Costantini che in uno dei suoi numeri è incatenato, appeso per i piedi, immerso dentro una vasca d’acqua.

«Il circo vive di azzardi, rischi e camminate sulle funi – racconta Wu Ming 2 a proposito dello spettacolo. Quando abbiamo cominciato questo esperimento non immaginavamo che si sarebbe trasformato in un vero e proprio genere, un tipo di spettacolo che il pubblico ha dimostrato di apprezzare e comprendere, in maniera del tutto immediata, decretandone il successo. Ma noi ancora ci chiediamo cosa ha reso possibile quest’amalgama imprevista, in cui finalmente non è la letteratura che parla di circo, ma il circo che parla attraverso la letteratura». 

I biglietti sono disponibili sul circuito Ciaotickets. Dopo lo spettacolo, è previsto un momento di incontro tra artisti e pubblico per parlare di come si è sviluppato lo spettacolo a partire dal libro L’Uomo Calamita illustrato da Marie Cécile (appena ristampato) e con il testo scritto da Wu Ming 2, e il disco Sequoyah Teeth di Cirro.

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