Jesi-Fabriano

Cupramontana, riaprono le Fonti della Romita

L'area, dopo un ventennio, è stata ripulita per tutto il mese di agosto dall'associazione "21quattro". E domenica è in programma la festa religiosa e popolare in onore del beato Giovanni Righi

Le Fonti della Romita prima della ripulitura

CUPRAMONTANA – Hanno ripulito l’area verde e le fonti per tutto il mese di agosto. E, grazie ai volontari dell’associazione “21quattro“, ora le antiche Fonti della Romita – a valle del convento di San Giacomo – saranno fruibili, per un giorno, dalla cittadinanza.

Domenica prossima, 3 settembre, infatti, è in programma la festa religiosa e popolare che prevede un fitto programma.

Il convento di San Giacomo

L’area a valle del convento – di proprietà dei frati minori ai quali, comunque, occorrerà rivolgersi per future visite – non era più fruibile da una ventina d’anni, invasa dalla vegetazione e con il flusso dell’acqua delle fonti che era scomparso. La ripulitura ha permesso di far ritornare il sito allo splendore di un tempo.

Domenica, dunque, si inizia alle 11.00 con la  messa presso le fonti e, a seguire, ci sarà  la processione in onore dell’annuale festa del Beato Giovanni Righi sino alla vicina grotta dove era solito raccogliersi in preghiera.

L’ingresso alle Fonti

Nel pomeriggio, dalle ore 15.30, dopo il saluto del sindaco, Luigi Cerioni, dei frati minori e dei rappresentanti dell’Associazione “21quattro”  ci saranno l’inaugurazione della mostra fotografica sulla storia del luogo, curata dal Circolo fotografico “Carpe Diem“, l’illustrazione delle ricchezze storico ambientali locali da parte dell’Archeoclub Cupramontana, lo spettacolo di magia di padre Gianfranco Priori, meglio noto come Frato Mago, e il reading poetico e musica con The Bonanni Cupra’s Band. Con  spazi curati da altre associazioni locali.

«Si è trattato di un lavoro che ha richiesto tempo ed energie, ma confidiamo di aver fatto qualcosa di significativo per Cupramontana e ringraziamo coloro che, istituzioni, imprese e singoli cittadini, hanno collaborato alla ripulitura e collaborano all’iniziativa di domenica – sottolineano dall’Associazione “21quattro” -. Riaprire anche solo per un giorno le Fonti della Romita, dopo tanti anni, riveste di certo un grande valore emotivo e simbolico per la comunità cuprense e costituisce un primo esempio concreto di come uniti, coltivando le potenzialità collettive, si possa andare lontano».

L’intervento di ripulitura

L’associazione culturale “21quattro” si propone di svolgere un ruolo di volano e stimolo del tessuto sociale ed economico di Cupramontana, e prospetticamente della Vallesina, in virtù della collaborazione con tutti gli attori che agiscono sul territorio, attraverso iniziative concrete e condivise in grado di esprimere al meglio tutte le potenzialità esistenti.

LA STORIA

Il Convento di San Giacomo della Romita, le cui origini risalgono al secolo XII, come fondazione monastica, ospita attualmente una comunità di tre frati. Nell’area verde a poche centinaia di metri dal convento sgorgano, appunto, le Fonti della Romita, intorno alle quali si svilupparono per decenni – sino ai primissimi anni 90 – fiorenti attività ricreative e turistiche.

La chiesa, che si trova all’interno del convento dei frati minori, del secolo XII, è intitolata a San Giacomo apostolo; al suo interno racchiude una cappella, ove si conserva il corpo del beato Giovanni Righi. Nato a Fabriano, dalla nobile famiglia Righi, intorno al 1470, Giovanni Righi visse la spiritualità cristiana appresa in famiglia con uno slancio cavalleresco ancora tutto medievale. Visse nel convento di Forano e poi, per raggiungere maggior perfezione, si fece solitario in una grotta detta “La Romita” a Massaccio (toponimo medievale dell’attuale Cupra Montana).

Per conservare l’amenità del luogo e una fruizione più piacevole per tutti si raccomanda di recarsi, per quanto possibile, alle Fonti della Romita a piedi, vista la poca distanza dal centro abitato.

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