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Cupramontana adotta il Piano di abbattimento delle barriere architettoniche

La Giunta ha deciso all'unanimità l'adozione del Piano. La soddisfazione dell'Associazione Coscioni che ricorda come la legge sui Peba sia datata 1987

Cupramontana
Cupramontana

CUPRAMONTANA – La Giunta comunale di Cupramontana ha approvato l’adozione dei Peba, il Piano per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche e il Piano di accessibilità urbana.

Tra maggio e giugno scorsi il Comune ha dato mandato al responsabile del servizio Ambiente e Territorio di individuare le norme tecniche di attuazione dei Peba e di stimare i costi, oltre a produrre una relazione tecnica. In base alla stima i costi per gli interventi si attestano sui 790.636 mila euro, iva compresa. La Giunta ha quindi deciso all’unanimità l’adozione del Piano.

Il sindaco di Cupramontana, Luigi Cerioni

«Siamo felici che il Comune di Cupramontana abbia adottato il Piano eliminazione barriere architettoniche – commenta Renato Biondini Segretario cellula di Ancona associazione Luca Coscioni – che ricordiamo è uno strumento di programmazione urbanistica che tutte le pubbliche amministrazioni dovevano adottare, in base alla legge 41 del 1986, fin dal 1987, più di 30 anni fa. La cellula Coscioni di Ancona è da anni impegnata anche su questo fronte nella tutela dei diritti delle persone con disabilità e in particolare del loro diritto alla mobilità e accessibilità di spazi e luoghi pubblici. Vigileremo affinché questi impegni vengano rispettati e chiediamo che ogni anno vengano finanziati degli interventi per realizzare i progetti previsti dal Peba, invitando anche altri comuni a fare altrettanto, dando un segno di civiltà e di rispetto verso le persone con disabilità».

Renato Biondini

Era stata proprio la Cellula di Ancona dell’associazione Coscioni il 30 dicembre del 2017 ad inviare tutti i comuni delle Marche una lettera/diffida affinché venisse adottato il Piano «ma solo pochi comuni ci hanno risposto tra cui Cupramontana – continua Biondini – Tutti gli altri comuni tra cui Ancona, Pesaro, Urbino, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno sono omertosi. Cogliamo l’occasione per stigmatizzare e denunciare il comportamento di questi comuni che non si degnano neanche di rispondere ad una richiesta per il rispetto della legge, alla faccia dello stato di diritto, del rispetto delle regole, al rispetto dei diritti di tutti i cittadini e in particolare dei diritti delle persone con disabilità. Vergognatevi, siete dei “fuori legge”».

 

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