Jesi-Fabriano

Dal Ct Spalletti ad Ale Gabrielloni, da Sacchi a Cormio e le stelle della scherma: al Premio Cesarini a Jesi sarà sfilata di big

Appuntamento il 27 maggio al Teatro Pergolesi per la nona edizione del Premio intitolato al campione Renato Cesarini, di origini marchigiane - era nato a Castellaro, frazione di Senigallia - e diventato sinonimo di gol allo scadere e di tenacia

Il Teatro Pergolesi di Jesi

JESI – Sono annunciati tanti big del mondo del calcio e dello sport alla IX Edizione del Premio Cesarini: tra gli altri il CT della Nazionale azzurra Luciano Spalletti e l’ex allenatore vice campione del mondo Arrigo Sacchi. Annunciati dalla organizzazione anche i grandi campioni dello sport jesino che hanno fatto conoscere Jesi e le Marche in Italia e nel mondo. Tra questi presenti e premiati Beppe Cormio, Direttore Generale Lube Civitanova, l’ex difensore in A della Cremonese Sergio Paolinelli, il Ct del fioretto azzurro Stefano Cerioni e la campionessa olimpica di Londra 2021 Elisa Di Francisca, il grande portiere ex di Lazio e Nazionale – vice campione del mondo nel 1994 con Sacchi in panchina – Luca Marchegiani, il bomber Alessandro Gabrielloni del Como neo-promosso in Serie A.

Appuntamento il 27 maggio alle 16 al Teatro Pergolesi di Jesi, dove si terrà un Talk-Show, seguito da una Cena Di Gala all’Hotel Federico II di Jesi. Altro jesino doc presente lo scultore Massimo Ippoliti, che da nove anni crea la Scultura del Premio Renato Cesarini. Come ha precisato il Presidente del Premio Cesarini Gabrio Filonzi «la serata rappresenterà un’opportunità di valorizzazione per l’intera città di Jesi sia dal punto di vista sportivo che turistico e culturale anche per la presenza di Media Nazionali, Stampa e Tv, e soprattutto per la presenza della Rai con il programma Casa Italia di Rai Italia, seguito in tutto Italia e nel mondo, che dedicherà all’interno della rubrica sportiva del programma un servizio dedicato al Premio Renato Cesarini».

A pochi giorni dall’evento il Direttore Generale Lube Civitanova Beppe Cormio dice: «Sono contento e onorato di rappresentare uno sport come il volley in un’occasione così prestigiosa. La Lube ha dato tanto alla regione Marche, ma anche ricevuto tanto. Al Cesarini ci ero già stato in veste di ospite due anni fa, partecipai a un dibattito essendo l’unico dirigente italiano che ha diretto tre squadre di tre sport differenti: pallavolo, pallacanestro e calcio. La Lube è da tantissimi anni una realtà molto importante per le Marche, rappresenta un’alternativa al calcio che da queste parti non ha mai avuto molta fortuna, se si eccettua il periodo d’oro dell’Ascoli di Costantino Rozzi». Sulla Lube che verrà, Cormio spiega: «La prossima stagione contiamo di completare il percorso di ringiovanimento che abbiamo avviato tempo fa. Quest’anno partirà gente che ci ha dato tanto, come Zaytsev e Anzani, punteremo su giovani che speriamo confermino il loro talento. Solo un paio di giocatori della rosa che avremo sono nati prima del Duemila, gli altri tutti oltre. Perugia e Trento partono davanti a tutti, per la Lube sarà una stagione di assestamento nella quale semineremo per il futuro. Speriamo di raccogliere i frutti nel giro di 2-3 anni. Del resto nella pallavolo i giocatori che fanno concretamente la differenza sono una quindicina, non di più, chi li ha se li tiene stretti, di conseguenza bisogna regolarsi e far crescere i giovani di qualità».

Il 27 maggio per Cormio un ritorno a casa: «Mi piace l’idea che questo premio prestigioso arrivi nella mia città, sebbene ci abbia vissuto pochissimo. A Jesi è legato il mio primo progetto importante, quando pescai Julio Velasco in Sudamerica. Era il 1983. Mi emoziona tornare in un luogo dove tra l’altro sono nati tantissimi sportivi di alto livello, per una manifestazione come il Cesarini, dove ritroverò tanta gente in gamba che fa parte del mondo dello sport».

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