JESI – Due agenti della polizia stradale sono rimasti feriti e contusi ieri sera, 23 febbraio, dopo una colluttazione con un giovane lungo la superstrada 76, all’altezza di Jesi. L’episodio è avvenuto intorno alle ore 21, quando una serie di segnalazioni per un pedone lungo la corsia di marcia diretta verso il mare hanno fatto scattare l’allarme e quindi l’intervento.
Sul posto si è portata una pattuglia del distaccamento della polstrada di Senigallia. I due operatori hanno intercettato l’uomo, un giovane africano originario del Mali classe 1991, e l’hanno invitato a portarsi fuori dalla ss76 per via della pericolosità della situazione. Mentre un operatore provvedeva ad avvertire gli automobilisti del pericolo, l’altro ha cercato di interloquire con il 34enne, ma la situazione è degenerata velocemente.
L’uomo, pur comprendendo la lingua italiana, non ne voleva sapere di lasciare la superstrada e si è attaccato al guardrail: il suo comportamento non collaborativo, come riferisce il comandante della Polstrada di Senigallia Cristiano Assanti, è sfociato prima in strattonamenti e poi in calci e pugni diretti verso i poliziotti. Alla fine, con molta difficoltà, gli agenti sono riusciti a portare l’uomo fuori dalla superstrada dove sono stati raggiunti dai colleghi di altre pattuglie.
Una volta riportato alla calma, il giovane uomo è stato portato ad Ancona per il fotosegnalamento, ma non ha saputo spiegare il perché di quella reazione verso gli agenti. I due operatori senigalliesi, un ufficiale di polizia giudiziaria di 50 anni e un agente 40enne, si sono fatti refertare le contusioni: ne avranno per dieci giorni di prognosi ciascuno. Con l’identificazione sono emersi anche altri precedenti a carico del giovane maliano, sempre per resistenza a pubblico ufficiale, reati per cui ieri sera è stato denunciato a piede libero.