JESI – Nella giornata di ieri, 24 febbraio, al termine dell’attività investigativa, personale della Polizia di Stato del Commissariato di Jesi deferiva in stato di libertà all’AG competente un uomo di 62 anni di Foggia con precedenti penali per il reato di truffa aggravata.
Nei giorni scorsi la vittima, (jesino 23enne), sporgeva querela per la truffa. In particolare, dopo aver messo in vendita dei dischi di freni al prezzo di euro 130 in data 2 febbraio veniva contattato da un soggetto interessato all’acquisto che avrebbe provveduto al pagamento richiesto tramite ricarica della sua carta bancomat. A tal fine, gli chiedeva di recarsi presso uno sportello Atm ove gli avrebbe dato le indicazioni del caso su come operare. La vittima, la sera del 2 febbraio u.s., si recava presso l’Atm di Poste italiane e contattato il potenziale acquirente riceveva istruzioni sul da farsi.
In particolare, quest’ultimo gli chiedeva di inserire la sua tessera bancomat, gli comunicava un numero da digitare persuadendolo che così avrebbe ricevuto la somma di denaro richiesta. Il giorno successivo, il malcapitato, vedendo dai movimenti del suo conto corrente che i soldi non gli erano stati accreditati, ricontattava l’acquirente il quale, tergiversando, giustificava il tutto come disguido invitandolo, stavolta, ad aprire l’app della Home banking dettandogli una sequenza numerica. Al termine della telefonata, si accorgeva che la sequenza numerica era un iban e che in realtà aveva fatto un bonifico in favore dell’uomo di 848 euro.
Provava a contattare il soggetto che non rispondeva più alle chiamate. Gli accertamenti espletati presso le Poste italiane, permettevano di risalire all’intestatario dell’iban legato al conto nel quale erano confluite le somme di denaro ovvero un soggetto della provincia di Foggia 62enne residente a Prato, gravato da molteplici segnalazioni all’Ag per lo stesso reato, attuato con analogo modus operandi, il quale, raggiunto dalla Polizia del posto, su delega di questo Commissariato, veniva deferito in stato di libertà all’AG competente per truffa aggravata dall’uso di strumenti telematici.