Jesi-Fabriano

Castelplanio, cerca di ottenere un finanziamento online ma trova la truffa

La vittima è stata raggirata e ha versato 650 euro ai due truffatori, che sono stati individuati e denunciati

CASTELPLANIO – Cerca di ottenere un finanziamento, invece viene truffato on-line. I carabinieri della Stazione di Castelplanio hanno scoperto gli autori del raggiro e denunciato due persone.

La vittima è un uomo di 68 anni della Vallesina, alla ricerca di un finanziamento di cinque mila euro inizia a fare delle banali ricerche sul web ma si imbatte in una truffa.

È successo lo scorso mese di settembre. L’uomo è stato contattato telefonicamente da due distinte persone, un uomo e una donna, che lo hanno convinto ad effettuare due distinte ricariche su altrettante carte prepagate, per un importo complessivo di 605 euro facendogli credere che erano necessari per la pratica di autorizzazione del finanziamento.
Ovviamente, le somme versate non avevano alcuna pertinenza per la concessione del finanziamento ma si trattava di una vera e propria truffa della quale la vittima si era resa conto quando gli interlocutori, dopo aver ottenuto il devano, di colpo, si erano resi irreperibili.

Gli accertamenti svolti dai carabinieri della Stazione di Castelplanio hanno consentito però di individuare gli autori del raggiro: un uomo e una donna, rispettivamente un 52enne e una 61enne, residenti fuori regione. Nei loro confronti, oltre ad essere stati denunciati per truffa in concorso, è stato richiesto e ottenuto il blocco delle somme, per l’equivalente dell’importo versato che risultava ancora presente nei rispettivi conti.

A tal proposito i carabinieri invitano sempre di più alla prudenza e ad eseguire tutte le verifiche e i controlli possibili, rivolgendosi alle Caserme dell’Arma che sono sempre a disposizione per qualsiasi dubbio, prima di aderire a fantomatiche offerte o richieste. Il consiglio è di diffidare e segnalare immediatamente specialmente quelle richieste che, susseguenti a dei contatti telefonici da parte di chi si qualifica falsamente anche come appartenenti alle forze dell’ordine, richiede denaro, versamenti, o la consegna di monili in oro.