Jesi-Fabriano

Dopo la crisi, la Croce Rossa di Jesi ringrazia. «Ma ora l’emergenza psicologica»

Nella sede di via Gallodoro la cerimonia di saluto a tutti quanti hanno contribuito a dare una mano per affrontare e superare le settimane più critiche dell’epidemia di covid-19. La commozione del presidente Francesco Bravi

Il presidente del Comitato di Jesi dottor Francesco Bravi prende la parola nella cerimonia di ringraziamento della Croce Rossa

JESI – Si rompe nell’emozione la voce del dottor Francesco Bravi, presidente del Comitato di Jesi della Croce Rossa, nel concludere nel piazzale della sede di via Gallodoro la cerimonia di ringraziamento a tutti quanti hanno contribuito a dare una mano per affrontare e superare le settimane più critiche dell’epidemia di Covid-19. «I volontari– ricorda Bravi- non si sono risparmiati, nella grande preoccupazione per i rischi cui andavano incontro». Ma ora, passata la fase più acuta della crisi legata al contagio, c’è un altro tipo di emergenza da affrontare.

Il vescovo di Jesi don Gerardo Rocconi prende la parola nella cerimonia di ringraziamento della Croce Rossa

«La fatica mentale, che tutti hanno dovuto sostenere in tempi difficili, ha lasciato il segno, con tanti ricorsi in questi giorni anche allo psichiatra- rimarca il vescovo di Jesi don Gerardo Rocconi– c’è ancora tanto bisogno di solidarietà. Non perdiamo quanto di buono ci ha lasciato questa esperienza, la vita sia una vittoria sull’indifferenza».

Il dottor Mario Caroli, primario del pronto soccorso di Jesi e coordinatore del Gores

Anche il dottor Mario Caroli, primario del pronto soccorso dell’ospedale Carlo Urbani e coordinatore del Gores Marche, mette in evidenza: «In questa fase è estremamente vivo l’aspetto della emergenza psicologica. Stiamo pagando, anche come personale, lo sforzo degli ultimi mesi, con la somatizzazione di sintomi che si legano a disturbi psicologici. Importante continuare a ricevere supporto».

La cerimonia di ringraziamento della Croce Rossa

Caritas e San Vincenzo de’ Paoli, Rotary e Soroptimist, Avis e Adra, la comunità musulmana e Cooperlat, Zoppi e Caffè Imperiale, gli artisti che hanno messo a disposizione le proprie opere per raccolte benefiche in favore della Croce Rossa: sono tanti e a 360 gradi i ringraziamenti espressi dal Comitato di Jesi.

L’assessora Marialuisa Quaglieri prende la parola nella cerimonia di ringraziamento della Croce Rossa

E c’è l’orgoglio espresso dall’assessora alla salute Marialuisa Quaglieri: «Nella crisi, il territorio ha funzionato e tenuto, grazie ad una straordinaria rete che ha potuto contare sull’associazionismo. Abbiamo una rete sociale, in questa città c’è un tessuto che tiene. E io, anche se da assessora non posso esserlo, sono però tranquilla per le persone che sono di fianco a me».

Bruno Dottori, Avis Jesi, ricorda: «Qui il volontariato è un valore comune che da anni, con la nascita di un coordinamento, ha fatto squadra». E il direttore Caritas Marco D’Aurizio esorta: «Non è scontata la collaborazione fra istituzioni e volontariato che si ritrova sul nostro territorio. Bene ma ora non fermiamoci e prepariamoci per fare meglio e di più, insieme».

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