Jesi-Fabriano

Covid, ricoverati oltre quota 80: il Carlo Urbani di Jesi in apnea

Esprime «forte preoccupazione per l’alto numero» l'assessora Quaglieri. «Si proceda ad una equa ridistribuzione nei vari ospedali marchigiani»

L'ospedale Carlo Urbani di Jesi: il parcheggio auto
L'ospedale Carlo Urbani di Jesi

JESI – Sfonda quota ottanta il numero dei malati di Covid-19 ricoverati all’ospedale di Jesi Carlo Urbani. Una situazione che mette in allarme, in particolare l’amministrazione comunale.

È l’assessora alla sanità Marialuisa Quaglieri a esprimere la «forte preoccupazione per l’alto numero di ricoveri Covid presso l’ospedale Carlo Urbani. Stando agli ultimi dati acquisiti sarebbero oltre 80 i degenti dell’ospedale cittadino affetti da coronavirus e distribuiti nei vari reparti, dalla terapia intensiva fino al pronto soccorso».

L’assessore Marialuisa Quaglieri

L’auspicio dell’assessora è che «le autorità sanitarie prendano presto consapevolezza di tale criticità che rischia di minare la normale attività del Carlo Urbani a favore di pazienti affetti da altre gravi patologie, procedendo ad una equa ridistribuzione dei soggetti Covid nei vari ospedali marchigiani». Appello analogo era già stato espresso già in occasione della prima andata nella primavera 2020.

L’ospedale della Marina Militare a Jesi per l’emergenza Covid nella primavera 2020

Intanto ci sono ancora posti disponibili per i tamponi rapidi gratuiti organizzati in occasione dello screening di massa in programma al palasport Ezio Triccoli da sabato 16 a lunedì 18 gennaio prossimi. Le prenotazioni si concluderanno nella giornata di venerdì 15 attraverso i numeri telefonici e le piattaforme online già comunicati e reperibili sul sito internet del Comune di Jesi.

Sono interessati all’iniziativa tutti i cittadini di Jesi e di Belvedere Ostrense, Castelbellino, Castelplanio, Cupramontana, Maiolati Spontini, Monsano, Montecarotto, Monteroberto, Morro d’Alba, Poggio San Marcello, Rosora, San Marcello, San Paolo di Jesi e Staffolo.

«L’amministrazione comunale – ricorda Qualglieri – invita i cittadini ad aderire all’iniziativa promossa da Regione Marche ed Asur con l’obiettivo di prevenire la diffusione del contagio».

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