Jesi-Fabriano

“Corpi di/versi”: un concorso di poesia per riflettere sulla fragilità

Il progetto con la premiazione dei vincitori del concorso poetico sarà ospitato nei locali della ex circoscrizione di via San Francesco

JESI – È giunto alla seconda edizione il concorso poetico “Corpi di/versi”, un concorso come evento-progetto sulla poesia promosso da Anffas Jesi e dal suo laboratorio sulla lettura, scrittura e poesia “PoJESIs”. Poesia come prendersi cura con la parola. Ed è questa la finalità del concorso che quest’anno, ecco la novità, approda a Jesi con una mini rassegna in cui la poesia sarà spunto di riflessione per parlare di fragilità, di handicap e di solidarietà.
L’obiettivo del progetto – già partito ad aprile con la selezione delle poesie e che approda a Jesi dall’1 al 3 settembre nei locali della ex circoscrizione di via San Francesco e nel teatrino – è quello di sperimentare la possibilità di confrontare sensibilità, saperi e competenze diversamente impegnate ad interpretare e rispondere ai bisogni del riconoscimento dell’altro; vivere un’esperienza di incontro. L’iniziativa è stata presentata presso lo sBARello di Jesi, nel cuore dei giardini pubblici di viale Cavallotti alla presenza del presidente Anffas Antonio Massacci, degli assessori Samuele Animali (Servizi sociali) e Loretta Fabrizi (associazionismo), del curatore dell’iniziativa Silvano Sbarbati. Hanno partecipato anche Michele Cardinali volontario di Anffas e ricercatore universitario in scienze filosofiche sul tema della cura e della relazione medico-paziente e il dottor Augusto Melappioni, medico geriatra.
«La nostra associazione, presente a Jesi da oltre 30 anni – spiega Antonio Massacci – vuole essere uno stimolo nella diffusione delle idee. Sono i bisogni del nostro territorio che ci suggeriscono quello che dobbiamo fare e abbiamo imparato che bisogna dare tutela e rappresentanza alle persone con disabilità e in particolare a quelle con disabilità intellettiva e disturbi del neurosviluppo, così come alle loro famiglie e ai caregivers. Il progetto “PoJESIs” è uno sforzo per trovare le parole giuste del “prendersi cura”». Bella la riflessione dell’assessore Loretta Fabrizi: «Nel corpo esistiamo, nel corpo accade la nostra esistenza – ha detto – i nostri corpi portano i segni di ciò che ci sta intorno. Dobbiamo avere sempre un corpo bello, tonico ma questo espunge la disabilità, le ferite e la fragilità. Viviamo in un mondo virtuale ma la scrittura riporta il soggetto a un contatto con la concretezza del mondo». Nel corso della conferenza di presentazione della fase finale del progetto, sono stati anche annunciati i vincitori del concorso poetico: Loredana Bogliun, Luigi Cannillo, Rosaria Lo Bue, Caterina Milesi, Pietro Milesi, Cinzia Soverchia.
Il programma delle tre giornate, su: www.anffas.net/corpi-diversi

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