Jesi-Fabriano

Coronavirus, la CNH di Jesi prolunga lo stop fino al 6 aprile

L'azienda aveva già bloccato la produzione. Prorogato anche il ricorso alla cassa integrazione per i circa 800 dipendenti. Fim, Fiom e Uilm avevano manifestato le preoccupazioni dei lavoratori

Cnhi New Holland Jesi

JESI – A fronte dell’emergenza Coronavirus, lo stabilimento CNH di Jesi ferma la produzione fino al prossimo 6 aprile. Lo ha comunicato l’azienda ai sindacati. Prorogati dunque lo stop avviato da lunedì scorso 16 marzo e il ricorso per i circa 800 dipendenti alla cassa integrazione.

Davanti ai timori per il diffondersi del contagio, per lunedì scorso 16 marzo il sindacato Fiom Cgil aveva indetto una giornata di sciopero, poi rientrata data la scelta dell’azienda di chiudere per due giorni lo stabilimento, sanificare e mettere in sicurezza gli ambienti di lavoro. Alla data della prevista riapertura il 18 marzo, Cnh dopo un confronto con i sindacati Fim- Fiom- Uilm aveva preferito prorogare per tutta la durata della settimana stop produttivo e ricorso agli ammortizzatori sociali. «Consapevoli della situazione- era stato il commento delle tre sigle- constatiamo la presa di coscienza della CNH che, pur avendo commesse in ordine, ha preferito su nostra ferma richiesta fermare la produzione garantendo maggior sicurezza a tutte le maestranze».

Ora la scelta di proseguire la chiusura fino al prossimo 6 aprile. «Insieme alle altre sigle sindacali – dice Maurizio Gabrielli di Fiom Cgil – da diversi giorni premiamo per il fermo, a garanzia della sicurezza e della salute di lavoratori e lavoratrici e delle loro famiglie. L’azienda ha infine preso questa decisione, riconoscendo che evidentemente avevamo ragione nell’esprimere certe preoccupazioni».

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