Jesi-Fabriano

Jesi, Confapi Ancona chiama gli aspiranti governatori a confronto

Il presidente Michele Mencarelli spiega: «Le dmande saranno poste dai nostri referenti delle categorie. Niente comizi»

I candidati a confronto

JESI – Confapi Ancona organizza un dibattito con i candidati alla presidenza della Regione Marche che sarà moderato dal giornalista Fabio Lo Savio. L’evento si svolgerà lunedì 7 settembre, dalle ore 16.30, nella Sala Musicisti dell’Hotel Federico II di Jesi. La partecipazione del pubblico è rigorosamente soggetta a prenotazione che potrà avvenire compilando l’apposita scheda sul attraverso sito internet www.confapiancona.org. Sarà inoltre obbligatorio l’uso della mascherina in sala per i partecipanti. All’ingresso sarà effettuata la misurazione della temperatura.

La Confapi Ancona ha organizzato l’incontro al quale hanno aderito Francesco Acquaroli (Coalizione di Centro Destra), Sabrina Banzato (Vox Italia Marche), Alessandra Contigiani (Riconquistare l’Italia), Anna Rita Iannetti (Movimento tre V), Roberto Mancini (Dipende da Noi), Maurizio Mangialardi (Coalizione di Centro Sinistra), Gian Mario Mercorelli (Movimento 5 Stelle), Fabio Pasquinelli (Partito Comunista Italiano).

La locandina

Ai candidati saranno poste le domande direttamente dai referenti delle Categorie produttive che si sono costituite all’interno di Confapi Ancona, quindi Unionmeccanica (Mauro Barchiesi), Unionalimentari (Simone Brutti), Uniontessile (Paolo Marzialetti), Confapi Sanità (Mario Neri), Confapi Aniem (Roberto Torretti) con l’intento di creare un confronto multidisciplinare su temi di grande attualità e che impattano sul tessuto produttivo del territorio.

«Abbiamo accolto con favore l’adesione dei 6 candidati – dice Michele Mencarelli, residente di Confapi Ancona che porterà il suo saluto iniziale all’incontro al pari di Giorgio Giorgetti, Presidente di Confapi Marche che ha voluto fortemente l’evento – e contiamo che sia un dibattito molto pratico, convinti che non sia più il tempo di slogan generici o di logiche puramente identitarie. Per questo abbiamo voluto che i quesiti vengano posti da chi lavora attivamente sul campo nel settore di competenza proponendo soluzioni sostenibili e non sterili proclami. Sono certo che i nostri associati che vorranno partecipare, anche se l’incontro è aperto ovviamente alla partecipazione di tutti i cittadini, troveranno notevoli spunti di riflessione proprio perché non proponiamo un comizio elettorale ma un confronto vero».

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