Jesi-Fabriano

A Jesi si toccano i 45 gradi con Lucifero: i consigli del medico

L'ondata di calore prevista si è abbattuta su tutto il territorio. Claudio Cardinali ci ricorda alcune semplici precauzioni da mettere in atto per evitare spiacevoli conseguenze

Toccati i 45 gradi anche a Jesi con l'ondata di calore

JESI – Lucifero è arrivato e il suo caldissimo respiro sta cuocendo anche Jesi dove si sono toccati i 45 gradi poco dopo mezzogiorno. Già la Protezione Civile aveva reso noto che oggi e domani le ondate di calore avrebbero raggiunto il livello 2 della scala di rilevazione. Tradotto, significa temperature elevate e condizioni meteo a rischio per bambini, anziani e pazienti affetti da patolgie croniche.

Il Comune si è subito affrettato a diffondere tramite l’App di Municipium, i consigli generali del Ministero della Salute. Noi siamo andati a chiederli a un noto medico jesino di medicina generale, Claudio Cardinali, che opera in città da anni.

Il medico Claudio Cardinali

«Il consiglio più importante – in senso generale -, anche se apparentemente può sembrare il più banale, è di non recarsi nei luoghi esterni, esporsi ai raggi del sole, in determinate ore del giorno, come il primo pomeriggio. Chi non ha particolari obblighi professionali, comunque, se può rimanere in casa meglio che lo faccia. Una delle necessità sicuramente presenti è quella di un’abbondante idratazione perchè, specialmente la popolazione anziana non ha la esatta percezione della perdita di liquidi che, invece, avviene in maniera molto consistente. Si parla di due o più litri. E tutti questi liquidi che si possiono perdere con la traspirazione è assolutamente necessario che possano essere reintegrati. Sia con sola acqua, che è il fattore fondamentale, ma anche con una aggiunta di sali minerali. Vanno particolarmente seguite le persone che presentano patologie che possono comporate un fattore di pericolo e sono essenzialmente i cardipoatici e chi ha problemi respiratori. Ma anche chi sta bene deve stare attento e mi rivolgo soprattutto ai giovani che spesso vanno al mare e stanno lì per parecchie ore al sole senza rendersi conto che potrebbero essere soggetti a insolazione».

Nello studio medico, lungo corso Matteotti, le telefonate soprattutto, si susseguono a ritmo incalzante, spiega Adele Picchio, che lavora al front office. E i medici presenti sono continuamente chiamati a dispensare consigli.

 

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