Jesi-Fabriano

Compleanno imperiale, Jesi ha festeggiato il “suo” Federico II

Al teatro "Moriconi" e al nuovo museo virtuale, voluto da Gennaro Pieralisi che era presente all'evento, del quale è stato ricordato il percorso sino alla recente inaugurazione. Brindisi e taglio della torta finali per gli 823 anni

L'assessore Luca Butini spegne le candeline della torta dedicata a Federico II
L'assessore Luca Butini spegne le candeline della torta dedicata a Federico II

JESI – Il 26 dicembre del 1194 nasceva a Jesi il futuro imperatore Federico II.

E la “sua Betlemme“, 853 anni dopo, lo ha festeggiato proprio in quella piazza che porta il suo nome e sulla quale si affacciano il teatro “Moriconi” con il vicino museo “Stupor mundi” nei quali il “Buon compleanno imperatore” ha dispiegato una serie di eventi che hanno richiamato tanta gente.

Il cuore della festa è stato il teatro dove, condotta da Maurizio Socci, la serata ha visto sul palcoscenico l’esibizione del coroFederico II” che ha aperto e chiuso e anche accompagnato le danze della “Saltica di San Floriano“.

Il teatro “Cocuje” ha proposto la performance “Storia breve di Federigo da Soave, imperatore gentile di antica ricchezza e belli costumi” di Gianfranco Frelli a conclusione di un interessante intervento sulla genesi e il lavoro per dare vita al nuovo museo multimediale, voluto da Gennaro Pieralisi, presente in prima fila per seguire la manifestazione.

Ne hanno parlato Anna Laura Trombetti Budriesi, coordinatrice della parte scientifica, l’architetto Gianni Ravelli, il quale ha spiegato come le 16 stanze «costituiscono un percorso con varie stazioni teatrali, percorso nel quale troviamo effetti scenografici e visioni multimediali. Una mescolanza di linguaggi per raccontare la storia dell’imperatore».

Alla Sydonia Production si debbono i filmati, con riprese in Sicilia, Basilicata, Puglia e l’utilizzo di attori che hanno interpretato i vari personaggi. Una sfida condotta in porto con successo.

Al proposito, vale rammentare che il museo federiciano è tra i sei finalisti della quinta edizione del prestigioso premio “Riccardo Francovich”. Tutti possono votare ed è importante farlo per il “nostro” su www.archeologiamedievale.it.

Sul palco anche l’assessore alla cultura, Luca Butini, e la vice presidente della Fondazione Federico II Hohenstaufen, Franca Tacconi.

Giorgio Genangeli, dell’associazione culturale “ValleSi“, ha presentato un bellissimo video, alla fine, nel quale ha raccolto “mille visi e mille voci”, tutto quello, cioè, che durante l’anno scuole e associazioni hanno prodotto nel nome dell’imperatore.

Con la visione di un territorio, la Vallesina, proiettata verso un futuro che sappia fare tesoro di tutto quello che proviene da un alto ingegno come quello di Federico II.

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Un imperatore e un uomo che – è stato rilevato – si è tentato di cancellare dalla memoria, distruggendo ogni vestigia possibile. Ma lui è rimasto e vive anche nel nostro tempo, a dispetto dei secoli e dei suoi acerrimi avversari.

Poi il brindisi e la torta detta “La corona di Federico II” della pasticceria “Zoppi”, in un locale attiguo al museo. Candeline spente dall’assessore Butini.

Nel pomeriggio, anche la presenza dei “Falconieri di Federico II“, nel cortile del museo, a rammentare la sua grande passione per la caccia con gli uccelli, e c’erano un falco pellegrino, uno di barberia e un lanario, una poiana di Harris, un gufo reale bengalese e un gufo reale europeo.

Passione che si poteva “ammirare” anche nell’aula didattica dove sono stati proiettati tre codici miniati del “De arte venandi cum avibus“.

 

 

 

 

 

 

 

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