Jesi-Fabriano

Commozione per la scomparsa di Anna Bonadies, la consorte del professor Ginesi

I funerali saranno celebrati lunedì 20 settembre alle ore 10 nella chiesa Santa Maria del Rosario a San Marcello

Armando Ginesi in primo piano e accanto, la moglie Anna Bonadies

JESI – Grande commozione in città e in tutta la Vallesina per la scomparsa di Anna Bonadies, la consorte del professor Armando Ginesi. Aveva 82 anni e da diverso tempo era malata. Ex insegnante elementare, ha formato intere generazioni di alunni.

Donna gentile e delicata, era l’ombra sempre presente, forte e discreta, capace di sostenere il professor Ginesi nelle sue attività, punto di riferimento per il figlio Marco, stimato avvocato jesino e console onorario della Federazione Russa in Ancona e per tutta la famiglia. Si è spenta ieri sera 17 settembre. La camera ardente è stata allestita presso la casa funeraria Santarelli di Monsano (vicino all’ex Mercatone Uno), dove amici e parenti potranno porgere l’ultimo saluto prima della sepoltura. I funerali saranno celebrati lunedì 20 settembre alle ore 10 nella chiesa Santa Maria del Rosario di San Marcello, poi la tumulazione al cimitero comunale.

Al marito Armando Ginesi, al figlio Marco con la nuora Cathy e l’adorato nipotino, si stringono tanti cari amici, tra cui gli Onafifetti che salutano la signora Bonadies con parole cariche di affetto. La famiglia ha promosso una raccolta fondi in memoria della signora Anna, da devolvere allo Iom.

Anna Bonadies

«Purtroppo ci ha lasciato una cara amica, che ha attraversato con noi oltre cinquant’anni, dalla fine degli anni Sessanta ad oggi – scrive la band satirica jesina – ci siamo conosciuti quando Armando Ginesi ci invitò, per la prima volta nel 1970, alla Galleria “Il Centro” (praticamente i locali in seguito utilizzati dalla società Habitat, dietro via Mura Occidentali), per presentare tre spettacoli, alla nostra maniera, nel giro di pochi mesi. Anna, curiosissima per questa che (allora) era considerata una forma di approccio alla musica ed al teatro diversi, non ci lasciò più. Le piacevamo. Così come Armando, ovviamente, con il quale collaborammo da vicino anche alla rivista che dirigeva, “Arte Nuova Oggi”, la cui redazione era situata al di sopra della Farmacia Moretti, lungo il Corso. Cosa piaceva ad Anna del nostro rapporto con lei? L’essere diretti come lei, insegnante di migliaia di bambini, che l’hanno amata, per anni, e che celava, dietro un atteggiamento apparentemente distaccato, la voglia di scherzare e di sdrammatizzare con la battuta sagace anche nelle situazioni in cui forse sarebbe servita una certa diplomazia».

Gli Onafifetti ricordano la signora Anna sempre al fianco del marito, lo seguiva ovunque. Nei viaggi, nelle esperienze, nelle attività. «Le abbiamo sempre invidiato la conoscenza diretta coi massimi artisti moderni e contemporanei, i “miti” della storia dell’arte che prendevano, in casa Ginesi, il profilo di amici con cui potevano parlare di tutto – scrivono ancora con commozione – se ripensiamo all’ultima volta che siamo stati da Armando, Anna che ci porta il caffè e noi immersi in mezzo a decine di quadri e di pezzi che sono la storia culturale cui Ginesi ha lavorato per tutta la vita. Anna è stata sempre un suo punto di riferimento, negli ultimi mesi però la malattia non le ha concesso tregua: la sua casa, nei pressi di San Marcello, era vuota della sua presenza vivace, sempre pronta alla battuta. Armando sa che gli siamo vicini con il cuore e la mente, così come Marco e la sua famiglia. Un abbraccio a tutti e ciao Anna, lasci, nella tua casa e non solo, un vuoto enorme».

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