Jesi-Fabriano

Jesi, il comandante della polizia locale rassegna le dimissioni. Non ne verrà nominato un altro

L'amministrazione ha deciso di rimodulare gli incarichi fra gli agenti presenti per non vincolare il futuro sindaco della città

Body cam alla Polizia locale di Jesi

JESI – Giovanni Dongiovanni non è più il comandante della polizia locale di Jesi. Non ci sarà alcun sostituto alla guida del corpo municipale, almeno temporaneamente. È quanto stabilito dalla giunta Bacci in scadenza di mandato.

Si è infatti ritenuto «non opportuno, ai fini della sostituzione del comandante, né avviare procedure selettive ai sensi e per gli effetti dell’articolo 110 comma 1 del Dlgs 267 / 2000, né avviare procedure di mobilità esterna ai sensi e per gli effetti dell’articolo 30 del dlgs 165 / 2001, né, in fine, avviare procedure concorsuali ai sensi e per gli effetti dell’articolo 28 del Dlgs 165 / 2001».

Si è ritenuto altresì necessario definire, in via del tutto temporanea, «i seguenti indirizzi generali volti a garantire la
continuità e funzionalità dei servizi successivamente alla cessazione dell’attuale dirigente dell’Area polizia locale: rimodulare l’assegnazione delle linee funzionali dell’Area polizia locale con attribuzione delle stesse ad altri Dirigenti dell’Ente tenuto conto delle pregresse esperienze nella gestione dei servizi, demandare al Sindaco l’adozione di Decreti di sua competenza con i quali affidare, con incarico ad interim, ad altri Dirigenti le funzioni di direzione dell’Area polizia locale e le connesse funzioni di comandante del corpo di polizia locale nonché attribuire temporaneamente le linee funzionali relative al coordinamento del servizio di protezione civile comunale e di gestione del Centro Operativo comunale». Gli incarichi avranno durata fino alla scadenza dell’attuale mandato amministrativo, «salve le successive decisioni del Sindaco neo eletto».

Il contratto con il comandante Giovanni Dongiovanni era stato sottoscritto lo scorso 14 dicembre 2021 e sarebbe scaduto il 14 dicembre 2024. Ma il 5 aprile, il professionista ha rassegnato le proprie dimissioni, restando in carica fino a venerdì scorso. Nel mese di marzo ha vinto un bando in Lombardia e sarà probabilmente quella la sua destinazione.

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