Jesi-Fabriano

Jesi, in classe con l’arte sopra alla testa. Gli studenti diventano “insegnanti”

Gli alunni della scuola Martiri della Libertà, temporaneamente a Palazzo Honorati Carotti, hanno approfondito i dipinti della loro “aula”, spiegandoli ai genitori e agli altri studenti

JESI – Gli studenti diventano “critici d’arte” e spiegano a genitori e compagni di scuola le opere raffigurate nel soffitto della propria classe. Succede a Palazzo Honorati Carotti, temporaneamente utilizzato per le lezioni dagli alunni della Martiri della Libertà (attualmente in ristrutturazione).

“Laboratorio con il naso all’insù”: questo il nome del progetto ideato dall’insegnante Francesca Conti che, con la sua quinta A, ha studiato e approfondito i dipinti dell’edificio di via Posterma per conoscerne la storia e svelarne i misteri.

Un viaggio storico-artistico nato dalla curiosità dei ragazzi, attratti dai suggestivi affreschi al di sopra dei banchi e della lavagna. Input colto al volo dalla loro insegnante che ha raccolto materiale per ricostruirne la genesi. Sabato scorso, 28 maggio, gli studenti hanno raccontato le opere ai propri genitori, svelandone i misteri. Arte a chilometro zero.

«Un’esperienza emozionante – dice Francesca Conti -. Subito le alunne e gli alunni, catapultati nel XVIII secolo, sono stati colpiti dalla bellezza che sovrastava le loro teste, restandone stupiti. Il lavoro è stato motivante e ha arricchito il cuore e la mente dei piccoli ricercatori che hanno deciso di condividere le loro scoperte, diventando guide – apprendiste per i loro genitori e per le colleghe e colleghi di plesso. Sono stati bravissimi, impeccabili, migliorando di volta in volta. Il dipinto della nostra aula raffigura la giovinezza contesa tra vizi e virtù e ci ha fornito anche l’occasione di trattare l’argomento, di discuterne assieme».

Un progetto che verrà replicato anche nei prossimi mesi. «Non possiamo disperdere questa esperienza», rimarca Francesca Conti.

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