Jesi-Fabriano

Clabo di Jesi: l’aumento dei costi incide sui margini, ma crescono ordinativi e ricavi

Presentata la semestrale 2022, bene il mercato Usa e recupera quello italiano. Pierluigi Bocchini: «Scelte strategiche che ci hanno permesso di difenderci dalle tensioni sul mercato della logistica e dall’andamento dell’inflazione»

In un contesto globale complesso, anche per la Clabo di Jesi l’aumento dei costi pesa sui margini, a fronte di una semestrale 2022 che si chiude bene – il totale ricavi, a 30,7 mln, è in crescita del 18,6% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno – e con ordinativi nei primi 8 mesi del 2022 in significativo aumento rispetto allo stesso periodo del 2021.

«Siamo soddisfatti dei risultati conseguiti dal gruppo in un contesto globale molto complesso», ha commentato il  Pierluigi Bocchini, presidente della società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore delle vetrine espositive professionali per gelaterie, pasticcerie, bar, caffetterie e hotel. «Si conferma il percorso di crescita con ottime performance del mercato US e italiano, e soprattutto la capacità di mantenere una buona redditività con EBITDA margin a doppia cifra (10,8%) e, non considerando il contributo straordinario di 836 mila euro, in crescita rispetto al primo semestre 2021. Tale risultato non è casuale, ma frutto di scelte strategiche che ci hanno permesso di difenderci dalle tensioni sul mercato della logistica e dall’andamento dell’inflazione. Anche in considerazione dell’ottimo andamento degli ordinativi, che ad agosto hanno registrato un incremento progressivo del 15% rispetto all’anno precedente, siamo confidenti di raggiungere il target di ricavi di 52-55 milioni di euro a fine esercizio già comunicato», ha aggiunto.

La società ha chiuso il primo semestre del 2022 con valore della produzione (totale ricavi) pari a 30,7 milioni di euro, in crescita del 18,6% rispetto al 30 giugno 2021. Il segmento BPG (bar pasticceria-gelateria) si attesta a 15,5 milioni di euro (+8,2%), mentre si conferma la ripresa del mercato Ho.Re.Ca. e la forte crescita del canale Food Retail trainata dalle vendite in nord America, attestandosi a 11,8 milioni di euro e segnando un +39,2%. Le vendite nette risultano in crescita in tutte le principali macroaree analizzate ad eccezione dell’area UE, che risente in modo significativo delle incertezze legate al conflitto bellico in corso in Ucraina. Gli US si confermano il primo mercato di vendita per il Gruppo con 12 milioni di Euro di Vendite Nette consolidate, in forte crescita rispetto al I semestre 2021 (+37,6%). Ottimo anche il recupero sul mercato italiano che si conferma il secondo per vendite dopo gli USA con quasi 7,5 milioni di Euro nei sei mesi del 2022 (6,5 milioni di Euro al 30 giugno 2021).

L’EBITDA è stato di 3,3 milioni di euro (3,7 milioni al 30/06/2021 comprensivo del contributo straordinario per 0,8 milioni) e l’EBITDA margin al 10,8%. Il forte incremento dei prezzi di acquisto dei materiali ha provocato un aumento della loro incidenza sui Ricavi Totali di quasi 5 punti percentuali. Il risultato netto è stato di -0,3 milioni di euro, contro i 0,6 milioni al 30/06/2021.

La Posizione Finanziaria Netta è pari a 44,2 milioni di euro (41,4 milioni al 31 dicembre 2021) comprensiva di effetto IFRS 16 pari a 5,9 milioni e di debiti di natura non finanziaria oltre 12 mesi (circolare ESMA 05/21) pari a 1,3 milioni.

Alla voce “Evoluzione prevedibile della gestione”, la Clabo fa sapere nella sua relazione gli azionisti che «nel corso del primo semestre 2022 si è assistito a un graduale deterioramento del quadro congiunturale complessivo dovuto alla fase di perdurante incertezza derivante dal conflitto bellico in Ucraina. L’inflazione e il caro energia, soprattutto in Europa, unitamente alla stretta monetaria decisa dalle principali banche centrali occidentali, stanno raffreddando la domanda e, soprattutto, gli investimenti. Il gruppo Clabo opera nel settore della refrigerazione commerciale per Ho.Re.Ca. e distribuzione alimentare tradizionale per i quali il rinnovo delle attrezzature e degli arredi rappresenta un investimento e risente inevitabilmente del clima di incertezza che caratterizza il quadro macroeconomico europeo e mondiale. Ciò nonostante, l’andamento dei Ricavi e degli ordini alla data di odierna non sembrano risentire in modo significativo del contesto. Nel corso dei primi 8 mesi del 2022 il Gruppo ha registrato un significativo aumento degli ordinativi rispetto allo stesso periodo del 2021: Il management confida di poter raggiungere il target 2022 di Ricavi Totali consolidati comunicati in data 5 aprile 2022 compreso tra i 52 ed i 55 milioni di Euro».

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