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Ciclismo, a Chiaravalle torna il 25 aprile con “Trofeo della Liberazione”

Dopo lo stop nel 2020 a causa dell'emergenza sanitaria, torna l'evento organizzato dal Pedale Chiaravallese. In corsa Allievi e Esordienti, questi ultimi anche per il titolo provinciale di categoria

I ciclisti della Tirreno-Adriatica

CHIARAVALLE – Si rinnova domenica prossima 25 aprile l’appuntamento, giunto alla 48esima edizione, con il “Trofeo della Liberazione” di ciclismo a Chiaravalle, evento messo in piedi con la regia organizzativa del Pedale Chiaravallese e annullato nel 2020 per lo stop forzato causa Covid.

Saranno 177 gli iscritti al via per la categoria Esordienti 1° e 2° anno, 118 fra gli Allievi. La gara Esordienti riveste una certa importanza, in quanto valida come campionato Provinciale della Categoria. A contendersi il titolo provinciale, oltre agli atleti del Pedale Chiaravallese, quelli di Recanati e dei cicli Cingolani.

Il percorso prevede il classico circuito di 5,6 km che comprende via Ugo La Malfa (Parco I° Maggio ), via F.lli Cairoli, via Clementina, via Ancona, strada provinciale della Val d’Esino, via Ugo La Malfa, da percorrere 5 volte per gli esordienti (partenza ore 14,30) e 11 volte per gli allievi (partenza ore 15,30).

Alla fine verranno consegnate anche quattro medaglie d’oro: la 17° medaglia d’oro Marco Pesaresi e la 14° medaglia d’oro Daniele Maiolatesi per la categoria Allievi; la 14° medaglia d’oro Marco Stimilli e la 7° medaglia d’oro Federico Vitaloni per la categoria esordienti. Una delle medaglie d’oro per gli Allievi andrà al corridore più combattivo.

Tra gli esordienti a vestire la maglia del Pedale Chiaravallese, seguiti da Roberto Pesaresi,  saranno Teo Lancioni, Thomas Minestrini, Gabriele Sopranzetti (primo anno) e Kostantin Ascani, Simone Sasso, Luca Spendolini (secondo anno).

Il Pedale Chiaravallese nella categoria Allievi sarà presente al gran completo con otto corridori: Jonathan Gurabardhi, Sebastiano Fanelli, David Lain, Tommaso Fiorini, Alex Cecconi, Edoardo Spendolini, Leonardo Becciu, Federico Morresi. Oltre all’accompagnatore Alberto Puerini e al direttore sportivo Mario Austero.

Dice Lino Secchi, presidente della Federciclismo marchigiana: «Il Gran Premio della Liberazione è una delle gare storiche delle Marche per il settore giovanile, curato da una società con oltre 50 anni di storia sempre molto attiva sia nell’organizzare gare sia nel tesseramento di atleti, ai primi posti in campo regionale. Non posso dimenticare il fatto di essere “nato ciclisticamente” con questa società con la quale sono tesserato dall’anno della sua fondazione nel 1969, allora come socio, poi negli anni ’80 come presidente e quindi coinvolto direttamente nell’organizzazione della gara storica del 25 aprile, che in passato arrivava al centro di Chiaravalle in mezzo a due ali di folla».

Prosegue Secchi: «Domenica arriveranno corridori da diverse regioni d’Italia, nel circuito ora della zona parco 1° Maggio, dove, per l’attuale situazione pandemica, purtroppo non sarà ammesso pubblico, ma non mancheranno lo spettacolo e l’interesse da parte dei partecipanti per rendere la gara frizzante e combattuta per assicurarsi la vittoria che rappresenta un importante obiettivo per tutti».

Infine il presidente sottolinea: «La gara, oltre a essere inserita nel programma delle celebrazioni comunali del 25 aprile, ha un particolare significato con la messa in palio da parte delle rispettive famiglie di ben quattro medaglie d’oro a ricordo di giovani ragazzi che sono stati tesserati con la stessa società. La consegna di queste medaglie è un gesto che serve a mantenere vivo il ricordo, che è perenne per i genitori, ma che si rinnova per l’occasione tra i partecipanti e tra i dirigenti societari e non solo, in particolare per quanti come il sottoscritto li ha conosciuti ed apprezzati. Domenico Marco Pesaresi, Daniele Maiolatesi, Marco Stimilli, Federico Vitaloni li sentiremo nel clima di questa gara in cui anche loro hanno partecipato, ma poi un crudele destino della vita li ha tolti all’affetto dei loro cari per eventi, tra l’altro, extra ciclistici».

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