Jesi-Fabriano

Chiaravalle: toccante cerimonia per la Festa del 4 Novembre celebrata questa mattina in piazza Mazzini sotto il Monumento ai Caduti

Il parroco di Chiaravalle don Giuseppe celebra la funzione religiosa ed inneggia alla pace ed alla libertà. Presenti il sindaco, diversi assessori, consiglieri comunali e molti cittadini e volontari delle associazioni locali

Un momento della cerimonia in piazza Mazzini sotto il monumento ai Caduti
Un momento della cerimonia in piazza Mazzini sotto il monumento ai Caduti

CHIARAVALLE – Questa mattina, domenica 5 novembre, una suggestiva cerimonia religiosa è stata celebrata in piazza Mazzini, di fronte al monumento ai caduti, in occasione del 4 Novembre, Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, avvenuta dopo il tradizionale corteo partito da Largo Oberdan.

Il sindaco Damiano Costantini, molti assessori e consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione, tanti volontari delle varie associazioni chiaravallesi con i loro labari e stendardi, diversi studenti e cittadini, hanno preso parte alla funzione officiata dal parroco don Giuseppe che ha ricordato come milioni di italiani persero la vita per difendere la Patria e la libertà. Nella sua sentita omelia il parroco dell’abbazia di Santa Maria in Castagnola ha citato la prima lettura di oggi, dal libro del profeta Malachia, per stigmatizzare e condannare ogni guerra e per inneggiare alla pace tra i popoli e tra le persone.

Don Giuseppe celebra la funzione. Alla sua destra il sindaco Costantini e tanti cittadini

«Le parole di Malachia – ha detto don Giuseppe – sono tutt’altro che vetuste, sono attualissime. Voi avete deviato dalla retta via e siete stati d’inciampo a molti con il vostro insegnamento – ha scritto Malachia – avete distrutto l’alleanza di Levi, dice il Signore degli eserciti. Perciò anche io vi ho reso spregevoli e abietti davanti a tutto il popolo, perché non avete seguito le mie vie e avete usato parzialità nel vostro insegnamento. Non abbiamo forse tutti noi un solo padre? Forse non ci ha creati un unico Dio? Perché dunque agire con perfidia l’uno contro l’altro, profanando l’alleanza dei nostri padri? Seguendo queste parole dovremo tutti adoperarci, anche nel nostro piccolo e nella nostra quotidianità – ha concluso il parroco don Giuseppe – per fare opere di pace e fratellanza, per seguire la via della solidarietà e della vicinanza tra persone e tra popoli».

Ieri, oltre alla corona d’alloro posta sotto il monumento ai caduti in piazza Mazzini, sono state anche deposte corone d’alloro alla memoria dei caduti presso il cimitero comunale e presso la lapide dedicata ai caduti nella frazione Grancetta.

 

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