Jesi-Fabriano

Chiaravalle: è scontro tra Sindaco e PD anche sul finanziamento per la ristrutturazione dell’ex monastero cistercense

Sindaco e associazione Chiaravalle più bella concordi: «Merito del nostro progetto». Il PD locale: «Il sindaco Costantini si attribuisce meriti che non ha»

Chiostro Chiaravalle
Chiostro Chiaravalle

CHIARAVALLE – Non c’è pace tra Sindaco e PD. Anche il finanziamento destinato dallo Stato e dalla Regione per la ristrutturazione dell’ex Monastero cistercense diventa un caso politico e fonte di infuocate polemiche incrociate.

«Pochissimi giorni prima della presentazione delle nostre idee per il recupero dell’area del complesso monastico posto di fianco al chiostro dell’Abbazia di Santa Maria Castagnola – afferma Chiaravalle più bella, l’associazione che supporta il sindaco Costantini – è giunta la notizia di un importantissimo finanziamento statale, pari a 5.380.000 euro, proprio da destinare al recupero del monastero, una struttura che necessita di un urgentissimo intervento a seguito dei vari terremoti del 2016 e dei decenni di degrado cui è stato abbandonato. A nostro avviso ci sono le condizioni per fare grandi cose per Chiaravalle e per tutti i suoi cittadini.

Il sindaco di Chiaravalle tra i due nuovi assessori Lorenzo Gobbi e Andrea Alcalini
Il sindaco di Chiaravalle tra i due nuovi assessori Lorenzo Gobbi e Andrea Alcalini

Il sindaco e l’amministrazione in questi anni hanno mostrato una grande attenzione al recupero della qualità della vita ponendo lo sguardo non solo sulle grandi questioni ma anche sui piccoli dettagli. I risultati sono stati positivi e sono visibili a tutti, ma per raggiungerli è stato necessario un lavoro costante. Anche nel caso del finanziamento per il recupero del monastero il presupposto essenziale sta nel fatto che l’ente ha presentato una domanda completa ed accurata circa i danni subiti dalla struttura con il sisma dell’estate 2016. Chiaravalle più bella rilancia la sfida e mette a disposizione la sua idea progettuale non solo all’amministrazione comunale ma a chiunque voglia discuterne e portare consigli e suggerimenti per migliorarlo e per creare una squadra che potrà supportare la stessa amministrazione e i vari tecnici coinvolti anche nella fase di realizzazione degli interventi, la cui prima parte avrà inizio, probabilmente, molto presto».

Morbidoni, Ruggeri, Frullini, esponenti della segreteria del PD locale con, a sinistra nella foto, l'assessora regionale Manuela Bora
Morbidoni, Ruggeri, Frullini, esponenti della segreteria del PD locale con, a sinistra nella foto, l’assessora regionale Manuela Bora

Di  tutt’altro tenore il comunicato del PD.
«Il sindaco – scrive la direzione del PD di Chiaravalle – ha tentato di argomentare alla popolazione come il finanziamento che sarà presto confermato dalla commissaria per la ricostruzione On. Paola De Micheli sia, ovviamente, tutto e solo merito suo, e non del governo né della Regione che hanno deciso il riparto di 101 milioni per la nostra Regione Marche. Ottenebrato dalla sua ossessione anti-PD il sindaco Costantini ha spiegato che il progetto presentato dall’amministrazione comunale ha soddisfatto i criteri stabili dagli uffici regionali: sarebbe perciò scattato un automatismo che non ha coinvolto nessuna scelta politica da parte di chi ha materialmente messo a disposizione i soldi. Allucinante! Un vero caso patologico: Chiaravalle viene interessata da un maxi finanziamento e la prima reazione è attaccare a testa bassa chi lo ha erogato! Difficile trovare le parole. Infine, l’associazione Chiaravalle Più Bella ha presentato un progetto delineato semplicemente a grandi linee relativo al  chiostro, che necessita tuttavia di un ulteriore, più ampio approfondimento. Peccato perché l’intervento scomposto del sindaco, caratterizzato dalla solita protervia, ha inquinato in modo insensato un appuntamento che riteniamo invece anche in qualche maniera storico, capace di cambiare il volto della città. Serve ora attenzione e diligenza per seguire l’iter nei tempi che saranno stabiliti per “portare la nave in porto” e restituire l’abbazia alla città rendendola fruibile. Un progetto che viene da lontano».

 

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