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Finalmente Chiaravalle ritrova il suo tesoro: tutto pronto per l’inaugurazione di “Casa Montessori”

Sabato 11 dicembre inaugura la casa-museo dedicata a Maria Montessori, in piazza Mazzini 10 proprio dove abitò la grande pedagogista. Ecco i dettagli

Maria Montessori (Foto Casa Montessori)

CHIARAVALLE – Non un museo, non una casa, ma un mix di testimonianze, esperienze e oggetti per conoscere Maria Montessori, una protagonista assoluta del ‘900 con le sue preveggenze, i diritti e l’internazionalità della vita e del pensiero che ha fatto del metodo la frontiera dell’educazione.

A Chiaravalle, sabato 11 dicembre, inaugura la “Casa Montessori Chiaravalle” in piazza Mazzini. Una casa-museo ricavata proprio in quella che fu l’abitazione di Maria Montessori, grazie a un complesso restauro e ad un lavoro di riqualificazione che ha visto scendere in campo altissime professionalità. L’evento di sabato 11 dicembre (non a caso) gode di autorevoli collaborazioni e patrocini: il progetto ha avuto fin dall’inizio il sostegno della Regione Marche; e ad esso hanno contribuito anche la Fondazione Cariverona e la Banca d’Italia. Ha inoltre ottenuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei Ministeri della Cultura, dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, del Turismo, dei quattro Atenei marchigiani (Università degli Studi di Camerino, Macerata, Urbino e Politecnica delle Marche) e dell’Associazione Nazionale Case della Memoria (di cui da anni la casa natale di Maria Montessori fa parte). E, a pochi giorni dall’apertura ufficiale, Casa Montessori Chiaravalle ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica. Il progetto di restauro e l’allestimento sono a cura di PLA/STUDIO – Emanuele Marcotullio, Giacomo Barchiesi, Andrea Antognozzi, Mattia Rebichini; l’identità visiva è concepita e realizzata da CH RO MO – Chris Rocchegiani e Roberto Montani.

La giornata di apertura, alla presenza di Carolina Montessori, prevede sabato 11 dicembre alle 16.30 un talk inaugurale presso il Teatro Comunale Valle con l’Amministrazione Comunale, i partner istituzionali e scientifici e i curatori del progetto; alle 18.30 un video mapping celebrativo sulla facciata di Casa Montessori Chiaravalle, che a seguire verrà inaugurata dalle autorità e aperta alla prima di quelle visite guidate e gratuite che sarà possibile effettuare fino al 6 gennaio 2022 (previa prenotazione nel sito). La serata inaugurale si chiuderà in (letterale) bellezza con Fraternità solare, rito sonoro di e con Mariangela Gualtieri, straordinaria autrice e attrice dalla sensibilità estremamente vicina all’universo montessoriano.

«Il percorso delle celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Maria Montessori, che ha portato alla riqualificazione della sua casa natale, potrebbe essere sintetizzato con un semplice slogan: ritorno a casa – dice il sindaco di Chiaravalle Damiano Costantini – la necessità di restituire centralità alla figura di Maria Montessori, delineando un nuovo modello di crescita per i bambini ispirato ai valori del pensiero montessoriano e configurando una città in cui si senta forte la concezione del rispetto per l’infanzia, della libertà, dell’uguaglianza, della fratellanza, dell’emancipazione, della tolleranza e della pace».


Casa Montessori, la struttura

Casa Montessori a Chiaravalle

Sarà proprio l’immagine di Maria Montessori ad accogliere ogni ospite. Nella sua casa la caratterizzazione domestica dello spazio cita le antiche partizioni e le mattonelle in graniglia accanto a schermi e reperti, mappe e infografiche; attorno il rosa della sua torre, la struttura modulare che appartiene agli oggetti mentali ultraeducativi, le astrazioni materializzate, a fondamento dell’esperienza e della conoscenza che compare come installazione. Per Maria Montessori è un altro ritorno a casa, l’ennesimo, dopo quello del 1950 che l’aveva celebrata con ogni onore al culmine di una vita straordinaria. Per lei si accendono le luci e si aprono le porte a 150 anni di distanza – più qualche mese in ossequio ai limiti e alle complessità imposte da una pandemia planetaria. La città, il territorio e il network locale nazionale e internazionale che si è costituito in suo nome sono pronti ad inaugurare Casa Montessori Chiaravalle, in piazza Mazzini 10: la casa di allora con dentro la casa aumentata da un programma culturale e da un sistema di rappresentazione visiva ed espositiva che celebra la donna e con lei il Metodo per l’educazione come libera espansione dell’individualità.

L’appartamento e le origini

In quel piccolo appartamento il 31 agosto 1870 nasce Maria Tecla Artemisia Montessori, figlia unica di Alessandro Montessori, un ispettore della locale Manifattura Tabacchi, e di Renilde Stoppani, marchigiana di Monte San Vito, esponente di una famiglia di piccoli proprietari terrieri. Al primo piano di un palazzo abitato e vitale – intorno negozi, luoghi di socialità e istituzioni culturali – quattro finestre e cinque stanze chiamate per nome, dialogano con lo spazio pubblico e diventano una casa museo. La Stanza della Mappa, la Stanza del Metodo, la Stanza 3.0 (storage multimediale e lab di fruizione e produzione culturale), la Stanza di Lettura e la Stanza Verde aperta al cielo, con i bulbi dei tulipani come ideale raccordo tra la terra natia e l’Olanda, terra di adozione per Maria Montessori. In esposizione pochi cimeli molto simbolici concessi dai discendenti (un sari regalato da uno studente indiano a Londra, l’housecoat che ha accompagnato tante delle sue giornate), qualche reperto di grande empatia con la famiglia originaria (il ricordo stampato per la morte di Renilde), prime edizioni di pubblicazioni essenziali. E l’immagine della leggendaria aula dalle pareti di vetro, la demonstration classroom esposta alla Panama-Pacific International Exposition di San Francisco nel 1915, un vero spettacolo dell’educazione.


L’icona delle 1000 lire

Non potevano mancare le 1000 lire, stampate in due miliardi settecentoquindicimilioni ottocentocinquantamila pezzi in otto emissioni dal 1990 al 1998 presso l’Officina della Banca d’Italia di Roma. Dopo Giuseppe Verdi e Marco Polo, Maria Montessori sarà l’unica donna nella storia della Repubblica Italiana a cui sia stata dedicata una banconota come supremo riconoscimento all’ingegno e all’influenza esercitata sul suo tempo. Tutto intorno immagini, testi e video che dispiegano una vita di vite, viaggi, studi, relazioni, incontri: un’esistenza iniziata alla luce delle candele e conclusa alla vigilia della conquista dello spazio; in mezzo l’ascesa e la caduta dei totalitarismi, l’avvento della civiltà dei consumi, due guerre mondiali, le conquiste di civilizzazione del ’900, l’avvento della psicanalisi e la teoria della relatività.


Il concept di riqualificazione


Casa Montessori Chiaravalle – la casa, il luogo, il logo – è al centro della comunità reale e dentro la comunità digitale, visitabile da remoto, col sito bilingue italiano/inglese www.casamontessorichiaravalle.it. Il concept del progetto di riqualificazione a cura di Cristiana Colli è intervenuto sulla casa natale e sull’edificio – aree condominiali e accessibilità piena con l’abbattimento delle barriere architettoniche – e ha visto la partecipazione di una ricca e articolata infrastruttura di relazioni pubblica e privata, istituzionale, locale, nazionale e internazionale che nel nome di Maria Montessori ha riconosciuto il senso di una profonda appartenenza. Il Comune di Chiaravalle ha promosso e guidato il processo in collaborazione con la Fondazione Chiaravalle Montessori, l’Opera Nazionale Montessori e l’Association Montessori Internationale, con Carolina Montessori – pronipote di Maria e archivista dell’AMI – in qualità di presidente onoraria del comitato scientifico e progettuale.

Le autorità

Soddisfatto anche l’assessore alla cultura, alla pubblica istruzione, al turismo e alla valorizzazione della figura e del pensiero di Maria Montessori Francesco Favi: «L’innovativo progetto di riqualificazione di Casa Montessori Chiaravalle, con la sua densa rete di collaborazioni, ha l’ambizione di fare di Chiaravalle un avamposto di quel mondo a misura di bambino immaginato da Maria Montessori».

La definisce una “casa di connessioni e orizzonti di straordinaria modernità rispetto alle interrogazioni legate ai diritti, all’emancipazione, alla coabitazione tra le culture, alla centralità della scienza come valore del progresso” la curatrice del progetto di riqualificazione Cristiana Colli. «È un piccolo luogo di interazioni continue, un ipertesto con visioni linguaggi e poetiche che si incrociano, trattenuto da mura perimetrali di identità definita: da un lato la vita appoggiata su una mappa scalabile e incrementale con la dimensione privata e anche planetaria delle influenze e relazioni; dall’altra il suo pensiero nelle “astrazioni materializzate” con l’installazione degli oggetti del Metodo come dispositivo dell’educazione. È una Casa aperta e in divenire, una casa in cammino fatta di respiro etico, empatia e ragionamento, il miglior modo, credo, di onorare Maria Montessori».

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