Jesi-Fabriano

Chiaravalle, Pamela Villoresi inaugura tra gli applausi la stagione teatrale

Emoziona ed entusiasma la piece su Eleonora Duse. Parte bene la stagione di prosa a Chiaravalle. Unico neo, lo scarso pubblico che ha assistito alla "prima". Attesi tanti bei nomi del teatro italiano, da Ascanio Celestini a Paolo Rossi. Ci sarà anche uno spettacolo sulla grande chiaravallese Maria Montessori

Pamela Villoresi al teatro Valle ha interpretato Eleonora Duse

CHIARAVALLE – Una superba Pamela Villoresi ha aperto il sipario della stagione di prosa del teatro di Chiaravalle riaperto al pubblico da venti anni esatti. La Villoresi, accompagnata al pianoforte da Marco Scolastra, ha disegnato con sensibilità ed energia, levità ed entusiasmo, la parabola esistenziale di Eleonora Duse, mito del teatro del primo Novecento, esempio fulgido di donna coraggiosa e fuori dal coro, passionaria innamorata della libertà e femminista “ante litteram”. La stagione del Valle – così è denominato da dieci anni il teatro chiaravallese – si è aperta quindi nel migliore dei modi, con uno spettacolo fuori abbonamento pieno di pathos e di significati. L’unico neo è rappresentato dallo scarso pubblico che ha assistito ad uno degli eventi di punta della stagione: una grande attrice – Pamela Villoresi – che mette in scena il ritratto di un’altra grande attrice – Eleonora Duse – tra le note della sua epoca. La piece avrebbe meritato una partecipazione maggiore di pubblico ma evidentemente la crisi che attanaglia anche il mondo della cultura e inevitabilmente colpisce l’economia delle famiglie si avverte ancora sensibilmente.

La Villoresi in un momento dello spettacolo teatrale

In ogni caso, “La musica dell’anima”, ha rapito la platea con la Villoresi che si è immedesimata splendidamente nell’eroina delle scene del primo Novecento, che si contendeva il favore del pubblico di allora con l’altra grande attrice francese Sarah Bernhardt. La Villoresi ha ripercorso la vita e i successi – ma anche le sconfitte esistenziali e i dolori sentimentali – della Duse, dagli applausi convinti del suo affezionato pubblico di estasiati ammiratori agli amori con Tebaldo Marchetti ed Arrigo Boito fino all’ultimo, profondissimo e difficile, legame avuto con Gabriele D’Annunzio, di cui la Duse finanziò anche molte produzioni teatrali che la videro poi protagonista. Sembra che D’Annunzio alla notizia della morte dell’attrice abbia esclamato: «È morta quella che non meritai». Applausi convinti quindi per la Villoresi e mai come in questo caso chi non c’era ha avuto indubbiamente torto.

l'assessore Francesco Favi durante una recente iniziativa al teatro Valle
L’assessore alla cultura di Chiaravalle,Francesco Favi, presenta una manifestazione al teatro Valle

La stagione del Valle, presentata con puntualità dall’assessore Francesco Favi che ha introdotto l’ouverture, proseguirà domenica 12 novembre con “Tutta casa, letto e chiesa” di Dario Fo e Franca Rame con Valentina Lodovini. Venerdi 1 dicembre l’atteso evento con l’attore di culto Ascanio Celestini e il suo “Pueblo” e sabato 20 gennaio 2018 un altro interprete ed autore singolare come Paolo Rossi sarà al Valle per portare in scena “Storie di giorni dispari”. Sabato 17 febbraio 2018 si continua con “Divinissimo. Una commedia d’arte” del Centro Teatrale Universitario Cesare Questa e dell’Accademia Raffaello e sabato 3 marzo sarà la volta di un classico di Carlo Goldoni: La Locandiera, proposto dalla Compagnia Proxima Res per la regia di Andrea Chiodi. Sabato 14 aprile il Collettivo Controcanto presenta “Sempre domenica” e la stagione si chiuderà con i partecipanti al progetto teatrale Visionaria che portano in scena lo spettacolo dal titolo “Maria” su Maria Montessori, i diritti dei bambini e delle donne, per la regia di Gianfranco Pedullà, da anni impegnato a Chiaravalle in significativi progetti teatrali che coinvolgono spesso neofiti e giovani.

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